Google TV, addio pile nel telecomando: il nuovo modello che si ricarica da solo con la luce di casa
I telecomandi dei dispositivi Google TV non garantiscono un’autonomia elevata e chi usa spesso chiavette o box multimediali conosce bene il rituale: batteria scarica, ricerca delle pile mini stilo e serata sul divano rimandata.
Nel nuovo progetto che Google sviluppa insieme a un partner asiatico, il telecomando promette di non restare mai senza energia, almeno sulla carta, grazie a una diversa gestione dell’alimentazione.
La novità arriva da un design di riferimento destinato ai produttori di dispositivi Google TV, che sostituisce le classiche batterie con una cella solare pensata per funzionare con la luce degli ambienti interni.
Non si tratta di un accessorio in vendita, ma di una base tecnica che altri marchi possono adottare nei loro prodotti nei prossimi mesi, se la ritengono abbastanza matura e affidabile.
Google affida al partner Ohsung Electronics la produzione del nuovo telecomando di riferimento per Google TV, chiamato G32.
Questo modello integra una cella solare da interni fornita da Epishine, che cura la tecnologia di alimentazione tramite luce ambientale per ridurre la dipendenza dalle pile usa e getta.
Secondo Epishine, il telecomando utilizza la luce indoor al posto delle classiche pile, con l'obiettivo di evitare interruzioni durante l'uso quotidiano.
L'azienda considera questa scelta un passo verso un design più sostenibile e verso soluzioni energetiche che limitano gli sprechi, con un taglio all'uso di batterie da sostituire e smaltire periodicamente.
Il G32 non nasce da zero: rientra nella famiglia di telecomandi di riferimento che Google mette a disposizione dei produttori che adottano Google TV.
In passato Google ha già proposto i modelli G10 e G20, poi ripresi da diversi marchi, tra cui la serie Onn di Walmart, molto diffusa in Nord America.
La stessa Ohsung ha già sperimentato, nel 2023, un telecomando Google TV con ricarica tramite luce interna, in collaborazione con un'altra azienda.
Quel dispositivo però adottava un design piuttosto alto e poco discreto, mentre le immagini diffuse del G32 mostrano dimensioni più vicine a quelle del precedente G10, quindi più familiari per chi usa già prodotti Google TV.
Dal punto di vista del layout, il telecomando G32 mantiene una disposizione dei tasti in linea con ciò che gli utenti Google TV conoscono già.
La parte superiore ospita i comandi di navigazione, mentre nella zona centrale e inferiore trovano spazio i pulsanti per la riproduzione dei contenuti e quelli dedicati ai servizi e alle funzioni obbligatorie richieste da Google.
Tra questi spicca il tasto Free TV, che Google impone come pulsante dedicato sui telecomandi compatibili con la propria piattaforma.
Sul fronte della disponibilità, il G32 resta al momento un design di riferimento: nessun produttore lo integra ancora in un dispositivo in vendita e non esiste una versione acquistabile separatamente per chi possiede un Chromecast con Google TV o una TV con Google TV integrata. È insomma solo una questione di tempo, prima che diventi il nuovo standard, e chissà che non debutti proprio su un nuovo TV box di Google.
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