Highsnobiety, e-commerce al capolinea. A rischio 50 posti di lavoro

Highsnobiety si lascia alle spalle la sua attività di multibrand retailer. Come riportato da Business of Fashion, la piattaforma a cavallo tra e-shop e magazine (e da giugno 2022 nell’orbita di Zalando) ha annunciato martedì scorso che entro la fine dell’anno chiuderà il suo business e-commerce per concentrarsi principalmente sulla sua divisione editoriale.
Nell’ottica di una più ampia ristrutturazione, l’azienda taglierà circa 50 posti di lavoro su un totale di circa 275 dipendenti, compresi i ruoli nei reparti finanziari e tecnologici legati alle attività di vendita al dettaglio.
Fondata nel 2005 da David Fischer e diventato negli anni una tra le voci più influenti nel settore fashion e streetwear, Highsnobiety ha aperto la sua sezione e-commerce nel 2019, attirando successivamente l’attenzione del online fashion retailer Zalando, che ne ha acquisito la quota di maggioranza nel 2022. Nel 2024 ha aperto il suo primo flagship store permanente a Berlino.
È ormai cosa nota come il settore dell’e-commerce stia vivendo un momento di crisi e riassestamento, basti pensare al caso di Farfetch e Ssense, e nemmeno Highsnobiety è riuscita a mantenersi a galla tra le complessità dei costi di gestione. “Non abbiamo mai guadagnato nulla con quella parte dell’attività. È sempre stata una perdita”, riporta BoF le parole del founder e CEO David Fischer, che specifica come l’e-commerce rappresenti ancora meno del 10% delle entrate dell’azienda.
In ultima battuta, il CEO ha specificato che Highsnobiety continuerà a mantenere comunque collaborazioni occasionali, come ha fatto in passato con partner come Barbican e Adidas, mentre il suo flagship store di Berlino sarà trasformato in un activation hub. Tra i marchi che hanno usufruito dello spazio berlinese in passato figurano Acne Studios, Nike e New Balance.
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