I governi Ue rischiano procedure di infrazione per il calcetto

Settembre 4, 2025 - 12:30
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I governi Ue rischiano procedure di infrazione per il calcetto

Bruxelles – Per il governo adesso c’è anche il nodo del calcetto. Proprio così: la tanto popolare attività sportiva praticata da amanti dello sport e del pallone diventerà motivo di procedure di infrazione se i campi da gioco in erba sintetica continueranno a sostenere sostanze chimiche e plastiche a cui l’Unione europea ha ha detto ‘stop’.

Esiste un apposito regolamento che mette mano ai campi da gioco sportivi in erba sintetica, ed è la revisione di queste regole che ora impone a tutti i governi, nazionali e locali, la sostituzione dei campi di calcetto e ogni altra superficie in erba non naturale, viste le limitazioni di concentrazioni di otto idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nei granuli e nei pacciami utilizzati come materiale di riempimento. Inoltre, dal 2031, micro-plastiche e granuli di gomma saranno messi al bando.

Non ci sono alternative, i campi da calcetto vanno messi tutti in regola. In caso di prove che indichino una mancata applicazione del diritto dell’Ue, la Commissione può avviare procedure di infrazione contro gli Stati membri“, taglia corto Stephane Séjourné, vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la Strategia industriale. “Gli Stati membri sono responsabili della verifica del rispetto dei limiti per i materiali di riempimento utilizzati sui campi sportivi”, aggiunge.

Amanti delle partitelle tra amici, tenetevi pronti, soprattutto in Italia dove il calcetto è uso e costume: il costo del calcetto potrebbe aumentare. Sostituire i campi non sarà gratis per chi gestisce gli impianti sportivi, e queste spese verosimilmente saranno scaricate sul consumatore finale.

Per evitare questo salasso, Séjourné suggerisce di rivolgersi a Bruxelles: “La sostituzione di materiali di riempimento pericolosi per le superfici sportive con materiali più ecocompatibili potrebbe essere finanziata dai fondi della politica di coesione dell’Ue”, ricorda. Inoltre, gli impianti sportivi privati ​​”possono essere ammissibili al sostegno dei fondi della politica di coesione dell’Ue che sostengono le micro, piccole e medie imprese”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia