Il WiFi diventa un cardiofrequenzimetro: la scoperta di UC Santa Cruz

Settembre 5, 2025 - 07:30
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Il WiFi diventa un cardiofrequenzimetro: la scoperta di UC Santa Cruz

In futuro il WiFi non servirà più soltanto a guardare film in streaming o lavorare da remoto. Secondo uno studio dell’Università della California a Santa Cruz, potrebbe trasformarsi in un vero strumento medico domestico, capace di rilevare il battito cardiaco con la stessa accuratezza dei monitor clinici. La tecnologia si chiama Pulse-Fi e promette di monitorare la salute senza braccialetti, fasce toraciche o smartwatch.

Alla base c’è un principio semplice: le onde radio emesse dai router attraversano lo spazio e, incontrando il corpo umano, subiscono piccole variazioni. Un battito cardiaco, sebbene quasi impercettibile, lascia un segnale riconoscibile. I ricercatori hanno applicato algoritmi di machine learning a queste micro-variazioni, riuscendo a distinguere il battito dal “rumore” causato da movimenti o interferenze ambientali. I test, condotti su 118 volontari, hanno mostrato risultati impressionanti: bastano cinque secondi di elaborazione del segnale per ottenere una misura del battito con uno scarto di appena mezzo battito al minuto. Sessioni più lunghe migliorano ulteriormente l’accuratezza, indipendentemente dalla posizione della persona – che fosse seduta, in piedi, sdraiata o in movimento.


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Redazione Redazione Eventi e News