Jasmine Paolini non imita Jannik Sinner, niente semifinale a Pechino

Jasmine Paolini lotta con grande generosità ma non basta: l’azzurra si ferma nei quarti di finale del “China Open”, penultimo WTA 1000 della stagione (montepremi di 8.963.700 dollari), in corso sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino e trasmesso su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX.
La 29enne toscana, numero 8 del ranking mondiale e sesta testa di serie, in corsa per la qualificazione alle WTA Finals di Riyadh, si è arresa dopo oltre due ore e quarantacinque minuti di battaglia ad Amanda Anisimova, n.4 del mondo e terza favorita, con il punteggio di 6-7(4) 6-3 6-4. L’americana, finalista quest’anno a Wimbledon e agli US Open, conquista così matematicamente il pass per le Finals. Paolini, invece, può rammaricarsi per le sei palle-break mancate nell’ottavo gioco del set decisivo.
Il percorso di Paolini a Pechino resta comunque positivo: debutto al secondo turno contro Sevastova, poi il successo netto su Kenin (alla quale non aveva mai strappato un set) e il bis su Bouzkova negli ottavi. La stagione dell’azzurra resta di altissimo livello: 31 vittorie, 11 sconfitte, il trionfo agli Internazionali BNL d’Italia (dove ha vinto anche il doppio con Sara Errani), il titolo a Dubai, la finale a Cincinnati e la semifinale a Miami. Negli Slam meno continuità, con il miglior risultato agli ottavi del Roland Garros.
Paolini resta dunque in piena corsa per un posto alle Finals di Riyadh: la sua tenacia e la qualità mostrata a Pechino sono un segnale importante in vista delle ultime tappe dell’anno.
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