Jasmine Paolini racconta la sua difficoltà e spiega la chiave della rimonta

Non è stato certo un esordio semplice quello di Jasmine Paolini, che nel secondo turno del WTA 1000 di Wuhan (ha saltato il primo grazie al ‘bye’ riservato alle principali teste di serie) ha avuto la meglio in rimonta su Yuan Yue, più indietro di 101 posizioni nel ranking mondiale (ottava l’atleta di Bagni di Lucca, numero 109 la cinese) ma capace di vincere il primo set e sfiorare un break sul 4-3 che, se portato a casa, si sarebbe rivelato con tutta probabilità decisivo.

“Quella di oggi è stata una partita molto difficile – ha confermato Paolini ai microfoni degli organizzatori, dopo la partita -. La mia avversaria ha giocato benissimo, a messo a segno diversi colpi vincenti, mi ha reso la giornata molto dura. Ho provato ad alzare il livello del mio gioco nel secondo set cercando di capire cosa cambiare rispetto all’inizio: ha funzionato, ma non è stato facile”.

“Vincere il secondo set mi ha dato grande fiducia – ha aggiunto la campionessa azzurra -. Mi sono sentita meglio punto dopo punto, alzando l’intensità: così sono riuscuta a portare a casa la vittoria. A fare la differenza è stato il fatto di non aver perso mai la concentrazione, trovando soluzioni efficaci quando si stava mettendo male. Sono contenta di proseguire, il pubblico di Wuhan mi ha accolto bene proprio come accaduto lo scorso anno”.

Jasmine Paolini aveva iniziato il suo torneo a Wuhan nel 2024 contro la stessa avversaria di oggi, Yuan Yue, battendola in quell’occasione in due set (6-4, 6-3) prima di sconfiggere Erika Andreeva agli ottavi e di arrendersi a Zheng Qinwen nei quarti. Quest’anno l’avversaria nel terzo turno sarà invece la danese Clara Tauson, che ha battuto 6-4, 6-0 Antonia Ruzic.

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