John Idol mette in stand by Michael Kors Collection in Europa

John Idol mette in atto le prime modifiche all’impianto gestionale di Michael Kors. Già presidente e CEO di Capri Holding, dallo scorso novembre il manager è anche amministratore delegato del marchio. “Ci stiamo muovendo rapidamente per implementare iniziative strategiche per stabilizzare i ricavi e tornare alla crescita”, aveva dichiarato. A partire dalla collezione autunno/inverno 2025 il manager ha deciso che la prima linea Michael Kors Collection, tra i nomi di punta della New York fashion week, non verrà più distribuita in Europa nei canali wholesale e retail. L’azienda potrebbe in futuro rivedere la decisione, per ora confermata anche per la stagione primavera/estate 2026. Attualmente Michael Kors Collection è presente nell’e-store in italiano della label.

Il brand preferisce concentrarsi sulla seconda linea Michael Michael Kors, ampiamente presente in numerosi store multibrand e nei monomarca del Vecchio Continente, come quelli di Milano e Roma. Appena presentata agli addetti ai lavori durante Milano fashion week, la collezione rielabora in parte le linee stilistiche della prima linea ma con prezzi molto più contenuti. È indubbio il successo degli accessori, grazie anche a borse con un’entry price di circa 200 euro e che raramente superano i 600.

La visione di Idol sembra aver già influito positivamente sull’azienda americana, Capri Holdings ha infatti chiuso il primo trimestre riportando un calo dei ricavi del 6% a 797 milioni di dollari (686 milioni di euro). Al netto delle variazioni dei tassi di cambio, i ricavi sono diminuiti del 7,7 per cento. L’utile netto delle attività operative continue è aumentato da 5 a 56 milioni di dollari e l’utile netto è passato da un rosso di 12 milioni ha raggiunto nel primo quarter dell’anno il valore di 53 milioni di dollari. Nello specifico, Michael Kors ha registrato una contrazione delle vendite del 5,9% (del 7,3% a cambi costanti) a 635 milioni di dollari, mentre i ricavi di Jimmy Choo sono scesi del 6,4% (del 9,2% a cambi costanti) a 162 milioni di dollari. Il calo di Michael Kors è inferiore rispetto a quello del 14,2% registrato un anno fa.