La figlia di Nicole Kidman in passerella a New York. Ma i nuovi nepo baby sembrano diversi

C’è una nuova generazione di nepo baby che affolla il panorama moda. Tra i più lanciati questa stagione c’è lei, Sunday Rose. Nata dall’amore di Nicole Kidman e Keith Urban, ora preme sull’accelleratore per smarcarsi dal ruolo di “figlia di”. Un percorso che passa anche dalle sfilate primavera estate 2026 e dalle cover dei magazine più prestigiosi.

Durante questo fashion month appena iniziato con New York, ha ingranato bene.  Prima l’abbiamo vista in versione intellectual-chic sulla passerella di Calvin Klein: completo grigio oversize, infradito, occhiali da vista e capello sciolto pettinato all’indietro. Poi calcare quella di Khaite vestita di nero tra i vapori della scenografia distopica. Sobria, poco trucco, abbigliamento dalla sartorialità asciutta, come vuole la tendenza in questa settimana della moda della Geande Mela, ha affiancato top model del calibro di Maria Carla Boscono, Kendall Jenner e Julia Nobis.

Con dei genitori così non si scalano vette, si è già divinità da Olimpo della moda. La prima apparizione pubblica, a giungo 2024, è avvenuta a fianco di mamma Nicole: le due, vestite con look gemelli, erano sedute in front row alla sfilata di Balenciaga, vicino a Naomi Watts e alla figlia Kai Schreiber.

Sunday Rose in passerella per la sfilata SS26 di Calvin Klein Collection.

Il debutto vero e proprio di Sunday Rose però è stato nientemeno che da Miu Miu quando, un anno fa, ha aperto la sfilata parigina del brand di Miuccia Prada. Tornata a sfilare per il marchio sulla passerella autunno inverno 2025-26, nel frattempo è diventata anche testimonial della maison insieme a Eliot Sumner, cantautrice e modella, nonché figlia di Sting.

Sunday Rose in passerella per la sfilata FW 25-26 di Miu Miu.

Nelle ultime due settimane però ha ampliato il raggio d’azione. L’abbiamo vista dividersi tra eventi di Chanel e Miu Miu, sfilate newyorkesi e, ad agosto, era la “it girl” sulla copertina della rivista Nylon.

Il debutto di Sunday Rose: aveva aperto la sfilata SS 25 di Miu Miu.

L’ultima generazione di nepo baby è diversa dal solito

La new wave di napo baby affascina la moda: il potere mediatico è direttamente proporzionale al grado di parentela. È l’effetto telenovela, e calamita l’attenzione del grande pubblico accendendo i riflettori sui brand. Sopratutto se i “figli di” non hanno profili convenzionali. Sunday Rose non è una bellezza canonica, così come Scarlett White, la figlia della modella Karen Elson e di Jack White che ha posato per la campagna pubblicitaria 2025 di Valentino.

Sunday Rose in passerella per la sfilata SS26 di Khaite.

Eliot Sumner (sotto l’ala di papà Sting) è non-binary: ovvero non si identifica nel genere femminile assegnatole alla nascita. Kai Schreiber è una modella transgender (i genitori sono Naomi Watts e Liev Schreiber). Anche Vivian Jenna Wilson, figlia (ripudiata) di Elon Musk. Attivista per i diritti delle persone trans, critica nei confronti del padre omofobo, durante questa la NY Fashion Week ha debuttato sulla passerella di Prabal Gurung. Dopo la cover di Teen Vogue lo scorso marzo, oggi è protagonista delle copertine fall/winter 25 di The Cut e Dazed.

Se il fattore nepo baby sottrae inevitabilmente al merito, la nuova generazione di figli di potrebbe utilizzare la propria popolarità per promuovere temi sociali, di eguaglianza, sostenere lotte a diritti, dare voce a minoranze. La strada allora sarà forse un po’ più in salita. E di valore.

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