Lega, ancora tensioni su Vannacci: l’ex generale replica a Centinaio

La figura di Roberto Vannacci continua a creare tensioni all’interno della Lega. L’ultimo attacco all’europarlamentare e vicesegretario leghista è arrivato dal vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, questa mattina dalle colonne de La Stampa: “Vannacci inizi a rispettare le regole della Lega. Se non gli vanno bene, faccia il suo partito. Se invece dice di volerle cambiare, vuol dire che vuole puntare alla leadership e a me questo non sta bene. Deve capire che è entrato in un partito strutturato, che ha già un suo leader, Matteo Salvini. Ed è il nostro segretario che prende le decisioni. Se vuole essere accettato, è Vannacci che deve salvinizzarsi“, ha detto Centinaio.
“Dire ‘vannaccizzo la Lega’ significa mettere in discussione Salvini. Per questo si sono attivati gli anticorpi -ha spiegato -. Sono sicuro che Salvini abbia parlato con lui senza passare dai giornali. Spero che gli abbia detto quel che doveva e che ora Vannacci la smetta”. Rispetto alle candidature che l’europarlamentare vorrebbe inserire nelle liste della Lega alle prossime elezioni regionali, il vicepresidente del Senato avverte: “Per me è un problema se poi ne pagano il prezzo i nostri militanti che non trovano lo spazio che meritano”. Inoltre, “nel momento in cui i leader dei vari circoli di Vannacci dicono pubblicamente di essere in antitesi con la Lega, viene il dubbio che, dal punto di vista politico, quei ‘team’ siano incompatibili con noi”, ha concluso Centinaio.
La replica di Vannacci
Non si è fatta attendere la replica di Vannacci, che intervistato da LaPresse ha gettato acqua sul fuoco escludendo la necessità di un chiarimento con i big della Lega prima del raduno di Pontida del 21 settembre: “Andiamo avanti tutti insieme per una Lega sempre più forte e sempre più influente, ognuno porti il meglio che può e il meglio che ha. Non c’è nessuna polemica da parte mia“, ha assicurato Vannacci, già preso di mira nei giorni scorsi dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e dal capogruppo al Senato e segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo. “Io non parlo assolutamente di chiarimento, io parlo con chiunque, non c’è bisogno di alcun chiarimento. Ognuno porti il meglio che ha e dia il meglio che ha. Non c’è nessuna polemica, non c’è attrito con nessuno. Sicuramente, non da parte mia”, ha aggiunto.
Patto per il Nord: “Lo temono perché ha consenso”
A difesa di Vannacci si schiera Patto per il Nord: “In democrazia contano i voti e nella ‘Salvini Premier’ forse nessun altro dirigente, oltre all’ex generale Vannacci, sarebbe mai in grado di raccogliere 500 mila preferenze alle elezioni. Ecco perché sono contro di lui, nonostante sia il loro vicesegretario del partito, perché lo temono”, si legge in una nota. “Il finto stupore e le tardive critiche dei dirigenti leghisti a Vannacci – continua Patto per il Nord- sono completamente senza senso: prima lo accettano perché porta voti, poi lo fanno vice di Salvini e adesso si lamentano perché vuole vannaccizzare il partito e candidare i suoi adepti nelle liste elettorali della ‘Salvini Premier’? Dovevano pensarci prima: il nazionalismo e il federalismo sono due visioni opposte. Salvini e i suoi hanno scelto, legittimamente, di diventare nazionalisti e sovranisti, ne traggano le conseguenze senza continuare a prendere in giro gli elettori. Noi, invece, siamo rimasti federalisti e autonomisti e poniamo al centro della nostra azione la questione settentrionale”.
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