Leggere le etichette del cibo per gatti: alimenti e percentuali

Leggere le etichette del cibo per gatti per riconoscere ingredienti e proteine di qualità. Cosa controllare e cosa evitare.
Scegliere il cibo giusto per il tuo gatto è una delle decisioni più importanti per la sua salute e la sua felicità.
Ma di fronte a decine di marche e formulazioni, come fai a essere sicuro di dargli il meglio? La risposta si nasconde nelle etichette, un mondo di informazioni che spesso ignoriamo.
Saper leggere le etichette del cibo per gatti, significa capire cosa stiamo davvero mettendo nella ciotola.
Leggere le etichette del cibo per gatti: cosa occorre sapere
Quando guardiamo l’etichetta di un alimento per gatti, spesso ci troviamo davanti a descrizioni poco chiare o termini che suonano rassicuranti, ma che non sempre dicono davvero quello che serve sapere.
Per orientarsi, è importante ricordare che il gatto è un carnivoro puro, perciò ha bisogno soprattutto di proteine animali che dovrebbero rappresentare una buona parte della sua dieta.
A questi, si aggiungono i grassi e una piccola quota di fibre utili per l’intestino, ma in misura molto ridotta rispetto a quella necessaria a un cane.
Non vanno poi dimenticati alcuni nutrienti indispensabili, come la taurina e la vitamina A che il micio non riesce a produrre da solo e che deve quindi assumere con il cibo.
Quali sono gli ingredienti principali nel cibo per gatti
I gatti, hanno bisogno soprattutto di proteine animali, poiché come precedentemente accennato, sono veri carnivori.
Questo però, non vuol dire che debbano mangiare solo carne e basta. La cosa importante è che la fonte proteica sia chiara e di buona qualità.
Per esempio, quando sull’etichetta trovi scritto “pollo”, “tacchino” o “salmone”, è un buon segno, mentre diciture generiche, come “carni e derivati” non dicono molto su cosa davvero c’è dentro.
C’è anche una differenza tra le proteine considerate “nobili” cioè quelle che arrivano da carne o pesce veri e propri, e i “sottoprodotti” che possono includere parti meno nutrienti, come ossa o scarti di animali.
Non fanno male in sé, ma non hanno lo stesso valore per il tuo micio. Un piccolo trucco? Dai sempre un’occhiata al valore proteico e agli ingredienti.
Se vedi tante proteine, ma tra i primi posti compaiono legumi o cereali, significa che non arrivano tutte da fonti animali e quindi non sono l’ideale per il gatto.
Per avere un’idea del contenuto ideale di nutrienti in un buon cibo per gatti, le percentuali indicative dovrebbero essere queste:
- proteine animali 30-40% del totale;
- grassi 15-20%;
- carboidrati 10-15% massimo;
- fibre 2-5 %; acqua 10-80% (a seconda del tipo di cibo, umido per gatti contiene molta acqua, secco poca);
- vitamine e minerali;
- micronutrienti essenziali (taurina, vitamina A, omega 3, omega 6 presenti in dosi adeguate secondo la tabella nutrizionale).
Controllare sia l’ordine degli ingredienti sia le percentuali nutrizionali ti aiuterà a scegliere un cibo davvero bilanciati e adatto alle esigenze del tuo gatto.
Perché l’ordine delle materie prime è così importante
Sulle confezioni di cibo per gatti, gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di peso, quello presente in maggiore quantità compare per primo.
Per questo, un alimento di qualità dovrebbe indicare chiaramente una fonte proteica animale nelle prime posizioni.
Diciture ingannevoli
È importante però, fare attenzione ad alcune diciture ingannevoli, per esempio: “carne fresca”, vuol dire che contiene molta acqua che aumenta il peso sull’etichetta, ma non corrisponde alla quantità reale di proteine.
Così un prodotto che riporta “pollo fresco” al primo posto potrebbe in realtà contenere meno proteine di quanto sembra una volta tolta l’acqua.
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Indicazioni come, “carne disidratata di pollo” o ” farina di tacchino”, sono più affidabili, perché mostrano il contenuto proteico reale. Perciò occhio alle etichette ingannevoli, leggete con pazienza e attenzione.
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