Letizia Moratti lancia il “patto per Milano”

“Oggi ci sentiamo di fare un passo in più e con senso di responsabilità di indicare la strada: un patto per Milano che restituisca concretezza, dialogo e visione alla città”. Ecco la proposta lanciata da Letizia Moratti, presidente della Consulta nazionale di Forza Italia ed ex sindaca di Milano, intervenuta nel corso di una conferenza stampa nel capoluogo lombardo.
“Milano – ha sottolineato – è motore di crescita per l’intero Paese, ha un Pil che supera il 10%, il 30% degli investimenti internazionali sono nella nostra città. Se Milano cresce, cresce l’Italia. Se Milano si ferma, l’Italia non cresce come dovrebbe. Milano oggi è ferma, abbiamo a rischio dalle 1.500 alle 4.500 famiglie, 150 cantieri bloccati, investimenti che vanno dai 12 ai 38 miliardi congelati. La città è disorientata, si nota l’assenza di guida e in questo vuoto noi come Forza Italia offriamo un metodo diverso, un patto per unire. Questo non è il tempo per le divisioni ma per le soluzioni”.
Il nodo San Siro
“C’è stallo su San Siro, c’è incertezza sul progetto – ha detto ancora l’ex sindaco di Moratti – con effetti non solo sportivi, ma sociali ed economici. Il posizionamento del sindaco su questo progetto non è stato chiaro. Inizialmente, aveva detto che si sarebbe dimesso se la delibera non fosse passata poi ha cambiato posizione, ovviamente mostrando una spaccatura in Giunta. Forza Italia aveva dichiarato che non sarebbe stata la stampella del governo Sala, correttamente FI ha dichiarato che terrà una posizione comune con gli alleati. Sul tema San Siro abbiamo preoccupazioni su una delibera che non ci soddisfa. E’ chiaro che questo è un tema strategico, è un tema che riguarda non solo la sport, ma anche l’economia”.
Il dibattito sul Salva-Milano
“Sul Salva-Milano siamo allo stallo, perché migliaia di famiglie sono nell’angoscia. Senza queste risposte, questa città rischia di spegnersi. Quindi, siamo pronti a sederci a un tavolo sul Salva-Milano, ovviamente riconfermando i limiti chiari alla retroattività, i vincoli urbanistici non derogabili. Approvando il progetto, ci sarebbe il rilancio della competitività. Sullo stadio siamo pronti anche qui a sederci a un tavolo per sostenere un nuovo stadio, il progetto da 1,2 miliardi di euro con la cittadella sportiva e commerciale, la valorizzazione storica del Meazza, più trasparenza sul tema costi e ricavi, minori oneri per il Comune, compensazione urbana. Mettendo insieme questi progetti, approvando questo patto avremmo benefici di tipo economico e sociale, rimetteremmo in moto la città, e anche un beneficio politico, dimostrando che Milano può essere capace di essere laboratorio di buon governo prescindendo dalle appartenenze”, ha sottolineato ancora Moratti.
L’appello al centrosinistra
“Noi il patto per Milano l’abbiamo legato allo sblocco dei due progetti, il Salva-Milano e San Siro. Vediamo che cosa risponde il centrosinistra. Credo che il centrosinistra responsabilmente dovrebbe accettare questo patto perché è un patto per la città, è un patto per uno sviluppo economico e sociale”, ha detto ancora Moratti.
A chi le chiedeva se l’appello sia rivolto all’ala più riformista del centrosinistra, Moratti ha risposto: “Il Pd il Salva-Milano alla Camera l’aveva votato. Quindi è un appello ovviamente alla Giunta. Vedremo. Se non sarà possibile, vedremo che azioni portare avanti”. Per quanto riguarda il futuro dello stadio San Siro, l’europarlamentare azzurra ha sottolineato: “Intanto, dovremmo sapere qual è la delibera di Giunta. Ho parlato di processi opachi, di una delibera di Giunta che ancora non conosciamo, quindi poca trasparenza, poco coinvolgimento. Aspettiamo di conoscere quella che è la delibera. Noi riteniamo che sia assolutamente da sostenere il progetto da 1,2 miliardi di investimenti”.
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