Marocco-Libia, la fase dello sviluppo sostenibile

Settembre 16, 2025 - 11:30
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Marocco-Libia, la fase dello sviluppo sostenibile
L'inaugurazione di un Centro d'accoglienza

Due calamità naturali devastanti. Due anni fa. In due giorni successivi. In due Paesi del nord Africa. Nei quali le rispettive Caritas nazionali, supportate dalla rete internazionale e compatibilmente con le condizioni anche politiche di contesto, hanno dato un significativo contributo alle operazioni prima di emergenza, poi di ricostruzione, ora anche di sviluppo sostenibile delle comunità locali.

L’8 settembre 2023 il Marocco fu colpito dal più grave terremoto della sua storia recente: quasi 3 mila morti, 6 mila feriti e 56 mila abitazioni danneggiate in alcune zone del centro del paese. Il 9 settembre la tempesta Daniel colpì la costa nord-orientale della Libia: una quantità enorme di piogge provocò tra gli altri danni il cedimento di tre dighe (mal costruite e mal manutenute) a monte della città costiera di Derna, che finì letteralmente travolta dalle acque; i morti furono circa 6 mila e 45 mila gli sfollati.

Distribuzione di viveri

Dall’emergenza alla ricostruzione

Caritas Ambrosiana, grazie alla generosità di molti donatori, ha offerto un contributo economico agli interventi emergenziali e umanitari in entrambi i Paesi. Per il Marocco ha impegnato 165 mila euro. Una prima tranche ha contribuito alle risposte d’emergenza erogate nei primi giorni e settimane alle popolazioni rimaste senza casa: rifugi temporanei, cesti alimentari, kit igienici, lanterne per l’illuminazione. È seguita una fase di ricostruzione, durante la quale Caritas Marocco ha scelto di concentrarsi sulle zone e sui gruppi più vulnerabili, fornendo servizi nei settori dell’accesso alla casa e del ripristino delle reti di acqua potabile. Da qualche settimana è iniziata una terza fase, quella dello sviluppo sostenibile, che si protrarrà sino a giugno 2026 e che prevede non solo di completare opere di ricostruzione, ma anche di sostenere lo sviluppo delle comunità tramite il rilancio di cooperative locali e il supporto psicosociale attraverso attività artistiche, sportive ed educative.

Consegna delle chiavi di una abitazione Caritas

Restituire dignità

L’intervento di Caritas Marocco e della rete internazionale ha cercato di ovviare a disparità dovute all’assenza di titoli di proprietà – ancora oggi molte famiglie vivono nelle tende –, alla complessità amministrativa, alla decisione governativa di finanziare la ricostruzione di una sola piccola abitazione per nucleo familiare (anche per famiglie allargate che prima vivevano in un solo grande edificio) e a diverse lacune strutturali (scarsità di manodopera qualificata, aumento del costo dei materiali, costi di trasporto elevati nelle zone montuose più remote). «Il team di Caritas Marocco – commenta l’operatrice Bénédicte Bergeron – per quanto possibile ha fornito una risposta umanitaria efficace e saldamente radicata nel territorio. Ha contribuito a restituire la dignità a migliaia di persone, gettando le basi per una equa e ripresa sostenibile, anche dell’economia locale».

A favore delle vittime dell’alluvione in Libia, invece, Caritas Ambrosiana ha donato 20 mila euro e insieme a Caritas Italiana ha sostenuto l’azione di Cefa, onlus di Bologna attiva da diversi anni nel Paese, impegnata a distribuire kit alimentari e igienico-sanitari e a realizzare sessioni di supporto psicosociale e di primo soccorso psicologico, in collaborazione con Pss Team, un’organizzazione della società civile libica. Tutte le attività di progetto sono state realizzate, aiutando più di 600 famiglie (ovvero più di 4.500 persone). L’instabile situazione politico-militare rende oggi difficile continuare il lavoro nel Paese nordafricano, ma l’attenzione di Caritas, e la disponibilità a fornire supporto, rimangono intatte.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia