Meno cibo processato e più frutta: è l’ora della spesa salutista

Milano, 9 set. (askanews) – Il rapporto degli italiani con il cibo muta ancora sebbene resti un rapporto privilegiato. Considerati tra i più alto-consumanti in Europa, i nostri connazionali sono considerati “i più esigenti” a tavola. Una tavola dove la tradizione ormai fa spazio all’innovazione e soprattutto al salutismo. Rispetto al 2022, secondo l’ultimo Rapporto Coop presentato a Milano, gli italiani che si identificano con un’identità alimentare tradizionale scendono dal 34% al 22%, mentre cresce la percentuale di chi autodefinisce il proprio stile associandolo esclusivamente a abitudini alimentari innovative (dal 23% al 31%) o mixa tra questi due estremi (dal 30% al 38%).
In questo cambiamento quello a cui non rinunciano è il cibo salutare, che premia frutta e verdura e altri comparti del fresco. Nei carrelli quindi più frutta esotica, latte fermentato, pane, yogurt, olio, meno zucchero, meno sale, carboidrati con i cibi ultraprocessati che perdono appeal. Nel 2024 i prodotti ultraprocessati sono calati del 3,3% contro -1,7% del totale food con una correlazione che negativa tra la presenza di additivi segnalati in etichetta e le vendite.
In questo trend si spiega anche l’accelerazione del biologico con una crescita delle vendite a valore molto importante anche nel sud d’Italia; sono 8,4 milioni gli italiani che nei prossimi mesi aumenteranno questi acquisti. Nella svolta salutista rientra anche l’avanzata del no-alcohol, soprattutto fra i giovani: 15,4 milioni di italiani preferiscono una bevanda analcolica anche quando possono scegliere.
Ma se la longevità si conquista a tavola, non si disdegna nemmeno l’utilizzo di farmaci ad hoc per raggiungere l’obiettivo. Il 16% degli italiani ha già utilizzato o sarebbero interessati a provare farmaci per il diabete che hanno anche un impatto diretto sul metabolismo e dunque tengono il peso sotto controllo. Ogni grammo conta e il controllo peso che quasi 1 italiano su 4 fa almeno una volta a settimana può spiegare il boom di vendite delle bilance sia per la persona che per gli alimenti. Le prime registrano addirittura un aumento nei primi sei mesi dell’anno pari a oltre il +55% (ne sono state vendute oltre 432.000 in più), le seconde si attestano su un +5,5%.
Il mantra del perdere peso spiega anche l’altra grande passione degli italiani: la dieta iperproteica che coinvolge il 17% della popolazione. E qui accanto al calo del consumo di carni rosse si moltiplicano i consumi dei sostituti vegetali della carne, cresciuti nell’ultimo anno del 20,9%, 10 volte di più delle carni stesse. In netta crescita anche le uova (+7,8%) e i legumi (+5%).
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