“Non basta un post su Instagram, per la Palestina scendete in piazza in modo nonviolento”


«Non basta condividere un post su Instagram, se il vostro corpo ve lo concede dovete scendere in piazza. Parlate con i vicini di casa, con i colleghi, convinceteli che solo la protesta nonviolenta e collettiva può cambiare le cose. Non i governi ma i popoli fanno la Storia».
È l’appello di Letizia Milan, in uno degli interventi alla manifestazione per la Palestina a Varese, nella sera di mercoledì. Sera di mobilitazione in cento città italiane, dalle metropoli alle periferie come Casale Monferrato, Verbania, Salerno, Saronno. Un elenco lunghissimo scandito in piazza Monte Grappa, affollata da circa duecento persone.
Nuova protesta dopo quelle enormi di pochi giorni fa. Con un richiamo forte all’estendersi della protesta e dell’opposizione ai piani israeliani su Gaza e Cisgiordania: «La pressione sta funzionando, si vedono già i primi risultati. Meloni ha annunciato che una fornitura di munizionamento – autorizzata prima del 7 ottobre – è stata sospesa. Una sola. Le altre forniture già autorizzate restano in vigore. Non devono illuderci, dobbiamo continuare a insistere. Non possiamo accettare che il nostro Paese continui a sostenere il piano genocidiario di Netanyahu”.
In piazza anche l’appello alla protesta al Giro di Lombardia, gara ciclistica a cui è annunciata la presenza della Israel Premier Tech, la squadra fondata da un miliardario israeliano-canadese come strumento di “diplomazia sportiva”.
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