Nucleare russo: il combustibile OS-5 promette cicli più lunghi e meno rifiuti
Il settore nucleare russo compie un nuovo passo con l’introduzione di un combustibile di ultima generazione, battezzato OS-5, sviluppato dalla divisione combustibili di Rosatom. Questo assemblaggio è stato progettato specificamente per i reattori a neutroni veloci di quarta generazione, una tecnologia su cui Mosca punta per rafforzare la propria strategia energetica e ridurre l’impatto delle scorie radioattive.
La novità principale dell’OS-5 è l’utilizzo di carburante nitruro uranio-plutonio misto (SNUPP) arricchito con un sottostrato di metallo liquido. Questa configurazione è destinata al BREST-OD-300, un reattore dimostrativo da 300 megawatt elettrici che rappresenta il cuore del progetto “Proryv” (Breakthrough). L’obiettivo di questo programma è la realizzazione di un ciclo chiuso del combustibile nucleare: i materiali fissili residui vengono recuperati e reimmessi nel ciclo, riducendo così la quantità e la pericolosità delle scorie finali. In caso di successo, la tecnologia potrebbe essere applicata su larga scala con un reattore commerciale da 1.200 megawatt (BN-1200M).
Il combustibile OS-5 è stato realizzato al Siberian Chemical Plant di Tomsk e presenta alcune caratteristiche innovative. Lo strato metallico liquido, infatti, contribuisce ad abbassare le temperature operative del combustibile senza alterare i parametri del refrigerante. In questo modo si riduce l’espansione termica delle pastiglie di combustibile, un fenomeno che normalmente può esercitare pressione sul rivestimento metallico esterno (cladding) fino a comprometterne l’integrità. Limitando questo rischio, Rosatom punta a garantire maggiore affidabilità e migliori prestazioni economiche.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Qual è la tua reazione?






