Oltre 6 milioni gli italiani con malattie oculari: la campagna “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”


Oftalmologia italiana, un’emergenza silenziosa, trascurata e sottofinanziata: prevenzione e accesso tempestivo a terapie innovative possono migliorare la qualità della vista e della vita dei pazienti. Arriva a Palermo la quinta tappa della campagna itinerante per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e patologie oculari, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari, in collaborazione con AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti e SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare “Prevenzione e cura delle malattie degli occhi”.
Oltre 6 milioni di italiani convivono con una patologia oculare.
Di questi, un terzo affronta una riduzione della vista invalidante. La salute degli occhi in Italia non è buona e potrebbe presto venire alla luce un’emergenza per ora “silenziosa”.
Migliaia di specialisti in Oftalmologia operano nel Servizio Sanitario Nazionale tra numerose difficoltà.
I pazienti spesso attendono mesi, se non anni, per una prima visita oculistica o per un intervento di cataratta.
E questo accade, sebbene a macchia di leopardo, su tutto il territorio nazionale, anche a causa della carenza di personale sanitario nelle strutture pubbliche e delle continue “sforbiciate” alle tariffe di rimborso delle prestazioni, riviste progressivamente al ribasso.
Tutto questo determina l’allungamento delle liste d’attesa nel Servizio pubblico, l’impiego di vecchie terapie farmacologiche, meno costose rispetto a quelle innovative oggi disponibili, e l’obsolescenza delle tecnologie, peraltro storicamente fiore all’occhiello dell’oculistica italiana.
Con l’invecchiamento della popolazione, la domanda di prestazioni oculari di diagnosi e cura è destinata ad aumentare.
La perdita della vista comporta la riduzione del benessere psico-fisico, aumenta l’isolamento sociale e aggrava il rischio di demenza, aumentando la necessità di assistenza per evitare incidenti.
In Sicilia lo scenario assistenziale e di presa in carico dei pazienti con patologie e disturbi oculari è nel complesso positivo, sebbene presenti ancora – in alcune realtà – margini di miglioramento per il lavoro degli specialisti e migliaia di cittadini alle prese con problemi della vista, per i quali i ritardi diagnostici e terapeutici possono compromettere, a volte seriamente, la qualità di vita.
In questo quadro assai dinamico e in evoluzione, Palermo ospita la quinta tappa regionale, dopo Bari, Roma, Genova e Milano, della campagna per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e patologie oculari La salute dei tuoi occhi non perderla di vista, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari, in collaborazione con AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti e SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare “Prevenzione e cura delle malattie degli occhi” e di altre 18 Associazioni dei pazienti e Società scientifiche.
L’iniziativa è stata presentata presso la Sala Stampa dell’Assessorato della Salute Regione Siciliana, durante un incontro che ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Daniela Faraoni, Assessore Regionale della Salute Regione Siciliana, e che ha costituito l’occasione per fare il punto sulle maggiori criticità nell’assistenza e cura dei principali disturbi e patologie degli occhi sul territorio siciliano e individuare strategie e proposte condivise per migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria e la presa in carico dei pazienti.
«Possiamo fare molto se riusciamo a costruire solide alleanze con i professionisti. L’obiettivo è definire una “mappa di cura” che consenta di intervenire in modo precoce, e soprattutto preventivo, attraverso una rete di relazioni che parta dai territori più prossimi ai cittadini – ha dichiarato Daniela Faraoni – La prossimità è infatti un elemento chiave: garantire cure vicino ai cittadini significa non solo equità di accesso, ma anche uniformità nelle relazioni professionali, sanitarie e sociali. Ogni ospedale di prossimità dovrà essere riorganizzato e valorizzato come presidio, capace di offrire servizi sicuri e adeguati. La visione è quella di una rete integrata che parta dalla bassa e media intensità di cure e si rivolga ai centri ad alta specializzazione per i casi più complessi. In questo percorso sarà determinante anche il fascicolo sanitario elettronico, che accompagnerà il paziente dal presidio vicino alla sua residenza fino agli ospedali di riferimento».
Punto di riferimento per il confronto in questa e nelle altre tappe della campagna: la Carta della Salute dell’Occhio, realizzata da APMO e frutto di un intenso lavoro sinergico tra Associazioni dei pazienti, Società scientifiche, clinici, membri dell’Accademia, rappresentanti istituzionali ed elaborato con la supervisione di un Board di elevato prestigio scientifico.
La Carta, una sorta di Road Map dell’Oculistica italiana, fotografa l’attuale scenario assistenziale delle più comuni patologie degli occhi nel Paese ed evidenzia i progressi compiuti ma anche le criticità di Sistema.
https://associazionepazientimalattieoculari.it/Carta-salute-occhio
«Investire in Oculistica significa investire in salute dei pazienti e in risparmio per il sistema sanitario.
La campagna nazionale “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, che oggi fa tappa in Sicilia, ha lo scopo di sensibilizzare e informare i pazienti e le Istituzioni per mettere in atto strategie di prevenzione delle malattie oculari e garantire ai pazienti l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura migliori – ha dichiarato Francesco Bandello, Presidente APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari e Direttore dell’Unità Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – L’oculistica è una specialità penalizzata, non è una priorità nell’agenda istituzionale nazionale in quanto le patologie oculari non mettono a rischio la vita dei pazienti; eppure, la vista è il senso più importante, tant’è vero che nel cervello occupa uno spazio preponderante rispetto a qualsiasi altro organo di senso, perché ha un ruolo fondamentale nell’economia dell’esistenza di tutti gli individui, e la sua qualità condiziona fortemente la qualità di vita della persona».
La Carta della Salute dell’Occhio tratteggia l’attuale realtà delle principali e più severe patologie oculari – retinopatie e maculopatie, cataratta, occhio secco, glaucoma e miopia – con dovizia di numeri e aggiornamenti su epidemiologia, prevenzione, fattori di rischio, diagnosi, trattamenti e novità dalla ricerca. La finalità è quella di offrire a cittadini e decisori una visione d’insieme sui vari temi e favorire un dialogo costruttivo con le Istituzioni.
«La promozione della salute dell’occhio è di cruciale importanza per sensibilizzare e informare la popolazione sulle condizioni cliniche oculari che a volte manifestano sintomi, ma spesso risultano completamente asintomatiche; da ciò l’importanza di sottoporsi a controlli oculistici regolari – sottolinea Teresio Avitabile, Presidente Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO) e Direttore Clinica Oculistica Università di Catania – La Carta della Salute dell’Occhio ha anche un secondo obiettivo, sensibilizzare le Istituzioni, in particolare i soggetti responsabili del finanziamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari. Ricordiamo che l’occhio è costituito da tessuto nervoso, e ogni danno a tale tessuto è irreversibile. Il fattore tempo è quindi determinante. Ritardi nell’accesso alle prestazioni, lunghe liste d’attesa, diagnosi tardive comportano conseguenze rilevanti per la vita dei pazienti, destinati a diventare ipovedenti a seguito di una patologia non trattata tempestivamente».
Una delle patologie oculari trattate nella Carta è la cataratta, che nelle sue varie forme coinvolge il 60-70% delle persone sopra i 70 anni, percentuale che supera l’80% negli ultraottantenni.
L’incidenza della patologia è in aumento e riflette l’invecchiamento della popolazione.
Ogni anno in Italia vengono eseguiti più di 600mila interventi chirurgici, uno dei numeri più alti in Europa, ed entro il 2030 il numero potrebbe avvicinarsi al milione.
La diagnosi precoce è fondamentale e l’intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene effettuato lo screening.
Oggi sono in commercio cristallini artificiali molto evoluti che compensano i difetti visivi e hanno la capacità di far riacquistare la vista al paziente.
Molto basso il rischio di complicanze, nell’ordine di 0,03% di tutti gli interventi di cataratta eseguiti.
In Sicilia, sebbene le liste per gli interventi di cataratta sul territorio siano un po’ a macchia di leopardo riguardo ai tempi di attesa per i pazienti, che possono essere anche molto lunghi, sussistono margini di miglioramento.
Un’altra criticità è legata al fatto che il SSR per motivi economici non riesce ad erogare prestazioni di livello superiore, ma solo quelle di base; questo comporta che i cristallini utilizzati non sono quelli di ultima generazione, più costosi ma anche più performanti e in grado di correggere diversi vizi refrattivi.
Una soluzione potrebbe essere il cosiddetto copayment, con i costi divisi tra servizio pubblico e paziente.
Un capitolo fondamentale delle patologie oculari riguarda la maculopatia senile e la retinopatia diabetica, i cui numeri in termini di prevalenza e incidenza sono in costante crescita.
La maculopatia degenerativa correlata all’età (DMLE) è causata da alterazioni dovute alla naturale senescenza della retina; la patologia si manifesta tra i 65 e i 74 anni, in Italia almeno un milione di persone ci convivono.
La forma essudativa può essere efficacemente trattata con farmaci anti-VEGF (terapia intravitreale).
L’edema maculare (DME) è la retinopatia che si sviluppa come complicanza del diabete, caratterizzata da un accumulo di fluidi nella macula che è la parte centrale della retina, necessaria per la messa a fuoco delle immagini.
In Italia almeno 300.000 persone sono colpite da DME in forma grave.
Entrambe queste patologie possono essere curate con gli anti-VEGF, ma è necessario diagnosticarle precocemente e trattarle con tempestività.
Le principali criticità che la Sicilia – come del resto l’intero Paese – deve affrontare riguardano soprattutto la diagnosi precoce, come screening sia secondario che terziario.
È fondamentale intercettare la malattia nelle fasi iniziali e avviare tempestivamente il paziente a un percorso di cure appropriato
. Per questo è necessario dotare le strutture territoriali di moderni strumenti diagnostici, primo fra tutti l’OCT, che rappresenta la tecnologia chiave per il riconoscimento precoce di queste patologie. Serve poi garantire efficacia e appropriatezza dei trattamenti.
La campagna itinerante “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista” prevede una serie di incontri informativi territoriali, organizzati presso le sedi di ritrovo e socialità, con l’obiettivo di intercettare il bisogno di prevenzione direttamente nei contesti di vita quotidiana.
Gli incontri, aperti alla partecipazione del pubblico e dedicati ai principali disturbi e patologie oculari (cataratta, maculopatie e retinopatie, glaucoma, malattia dell’occhio secco, disturbi rifrattivi), sono strutturati con interventi frontali dei clinici su prevenzione, sintomi, importanza dei controlli periodici, con la possibilità per i partecipanti di rivolgere domande e trovare risposte a tutti i propri dubbi.
Al termine degli incontri sono previste sessioni di “mini-screening” per i cittadini partecipanti.
In Sicilia, gli incontri si terranno nel mese di ottobre, con date e luoghi in via di definizione: sono previsti un incontro a Messina sulla malattia dell’occhio secco e due incontri a Palermo, uno sulla miopia ed uno sulla cataratta.
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