Omicidio Paupisi, Salvatore Ocone ammette di aver ucciso moglie e figlio: “Lei era aggressiva”

Ottobre 1, 2025 - 21:00
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Omicidio Paupisi, Salvatore Ocone ammette di aver ucciso moglie e figlio: “Lei era aggressiva”

Ha confessato Salvatore Ocone, l’uomo di 58 anni accusato di aver ucciso a Paupisi (Benevento) la moglie Elisabetta Polcino, il figlio di 15 anni e di aver ridotto in fin di vita l’altra figlia di 16 anni. Dopo il fermo avvenuto in località Ponte Rotto, tra Mirabello Sannitico e Ferrazzano (in provincia di Campobasso), Ocone è stato condotto nella caserma dei carabinieri di via Mazzini, nel capoluogo molisano, dove nella notte è stato interrogato per un’ora e mezza dal procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò.

Il magistrato, giunto nel capoluogo molisano nella serata del 30 settembre, ha confermato la confessione dell’uomo ma non ha precisato quale sia stato il movente alla base della tragedia familiare. Al termine dell’interrogatorio Ocone è stato trasferito nel carcere di Campobasso, in via Cavour, con l’accusa di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona

Il reo-confesso è rinchiuso in una cella singola e sorvegliato a vista. Dopo l’interrogatorio e il trasferimento nella casa circondariale, l’uomo è sottoposto a un regime di vigilanza rafforzata da parte del personale penitenziario, misura disposta per garantirne la costante osservazione e scongiurare eventuali gesti autolesionistici. 

La figlia 16enne trasferita al Neuromed di Pozzilli

È stata trasferita nella notte dall’ospedale Cardarelli di Campobasso all’Istituto Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, la figlia 16enne di Salvatore Ocone. La ragazza versa in gravissime condizioni dopo essere stata colpita con violenza, al termine della fuga del padre verso il Molise. La giovane è ricoverata in prognosi riservata.

La giovane è stata aggredita e colpita ripetutamente alla testa con un oggetto contundente, probabilmente pietre o una bottiglia, riportando un gravissimo trauma cranico. Nella notte è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico dall’équipe di neurochirurgia dell’Istituto, finalizzato a contenere i gravi danni provocati dai colpi. Lo conferma l’ufficio stampa del Neuromed, che nelle prossime ore potrebbe diffondere un bollettino medico ufficiale sulle condizioni della giovane che ora è sotto strettissimo monitoraggio.

A Pozzilli è arrivato anche il fratello maggiore, rientrato da Rimini dove lavora, dopo aver appreso ieri dell’uccisione della madre Elisabetta Polcino, colpita a morte con una pietra nella casa di Paupisi, nel Beneventano. Il corpo del fratello quindicenne Cosimo, morto in seguito all’aggressione, si trova invece all’obitorio del Cardarelli di Campobasso, dove è stata disposta l’autopsia dalla Procura di Benevento con l’obiettivo soprattutto di verificare l’ora della morte ai fini della ricostruzione dell’accaduto.

Cosa ha detto Ocone durante l’interrogatorio

Nel corso dell’interrogatorio, Salvatore Ocone ha parlato di “dinamiche familiari conflittuali, in particolare un atteggiamento a suo dire di aggressività e di dominazione da parte della moglie nei suoi confronti e nei confronti del contesto familiare”. Lo ha riferito il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Benevento insieme al comandante provinciale dei Carabinieri Enrico Calandro.

Il procuratore ha confermato che il 58enne ha ucciso la moglie Elisabetta Polcino, 49 anni, e il figlio di 15 anni. L’uomo soffriva di psicosi cronica e nel 2011 era stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso). Nonostante ciò, è stato ribadito che non risultavano episodi di violenza in famiglia precedenti a quanto avvenuto ieri. 

La ricostruzione del duplice omicidio a Paupisi

È avvenuta nella casa di Paupisi l’aggressione ai danni dei due figli di Salvatore Ocone ed Elisabetta Polcino, quest’ultima uccisa pochi minuti prima dal marito a colpi di pietra. All’alba di martedì 30 settembre, probabilmente prima delle 6, il 58enne ha ucciso la moglie a colpi di pietra sulla testa e subito dopo, forse con la stessa pietra, ha colpito la figlia 16enne e il figlio 15enne. Poi è fuggito in auto, portando con sé i due ragazzini.

Il 15enne è stato trovato senza vita quando i tre sono stati individuati dai Carabinieri e dalla Squadra mobile di Campobasso in località Ponte Rotto, tra Mirabello Sannitico e Ferrazzano; la ragazza, che ha riportato un gravissimo trauma cranico, è ora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del Neuromed di Pozzilli (Isernia).

La Procura di Benevento, che coordina le indagini, ha disposto l’autopsia sui corpi della donna e del figlio, esame che permetterà di chiarire l’ora della morte del ragazzo ai fini della ricostruzione dell’accaduto. La prima persona entrata ieri mattina nell’abitazione della famiglia, un’amica di famiglia, ha raccontato di aver trovato il corpo della donna steso sul letto, in una posizione che lasciava pensare che l’aggressione fosse avvenuta mentre lei stava ancora dormendo. Inoltre sono state trovate vistose tracce di sangue in una delle camere dei figli e nel salone all’ingresso, dove è stata notata anche la grossa pietra probabilmente utilizzata per compiere l’omicidio. 

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