Operazione Pane, cresce la povertà dei lavoratori: un occupato su dieci è in difficoltà
La povertà che entra ogni giorno alla mensa di Sant’Antonio, nel cuore di Milano, ha cambiato volto. Non è più fatta soltanto di persone senza dimora o di anziani soli. Sempre più spesso, a bussare alla porta del centro francescano diretto da Fra Luca sono giovani, italiani e lavoratori che non riescono a far fronte alle spese quotidiane. Un fenomeno che rispecchia appieno i dati dell’Osservatorio 2025 di Antoniano, secondo cui la povertà “inclusiva” colpisce ormai anche chi un impiego ce l’ha . “Quest’anno abbiamo registrato un aumento del 4 per cento delle persone che si rivolgono a noi e un incremento del 14 per cento degli italiani – racconta Fra Luca, che ha accompagnato La Presse in un viaggio all’interno della struttura – Stanno crescendo soprattutto due fasce d’età: i 18-30 anni e i 30-50 anni, cioè l’età lavorativa. Questo ci rimanda alla sofferenza di chi, pur avendo un lavoro, chiede di poter accedere ai nostri servizi. Ma significa anche che questa onda lunga avrà ripercussioni sul futuro, perché è in questi anni che una persona costruisce e progetta la sua vita”. La mensa, che fa parte della rete nazionale di Operazione Pane, è oggi un punto di riferimento per centinaia di persone che vivono una condizione di fragilità economica.
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