Questo piccolo borgo è un fiore all’occhiello italiano, patrimonio UNESCO: in autunno dà il meglio di sé

Nel cuore della pianura friulana si trova un borgo che, nonostante la sua fama internazionale, conserva un fascino unico e poco noto.
Con la sua pianta urbanistica a forma di stella a nove punte, Palmanova rappresenta uno degli esempi più raffinati di architettura militare veneziana e continua ad attrarre visitatori da tutto il mondo.
Fondata nel 1593 su iniziativa della Repubblica di Venezia, Palmanova nacque come baluardo difensivo strategico per proteggere il Friuli dalle scorrerie turche e dalle pressanti mire degli Asburgo. La sua struttura geometrica, concepita da un gruppo di ingegneri militari guidati dal soprintendente generale Giulio Savorgnan, si distingue per la sua pianta poligonale a stella con nove punte, una soluzione urbanistica che garantiva un’efficace difesa tattica.
Oggi Palmanova conta circa 5.300 abitanti ed è situata a 20 km a sud di Udine, in un’area di 13,3 km². La città è un raro esempio di città fortezza perfettamente conservata, dove le mura, i baluardi, i fossati e le porte monumentali – Porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia – raccontano la storia di un tempo in cui l’arte della fortificazione era essenziale per la sicurezza territoriale. La città, chiamata anche “città stellata”, è un simbolo di come la pianificazione urbanistica possa fondersi con esigenze militari e con un’estetica armoniosa e funzionale.
Cosa vedere a Palmanova: storia, cultura e architettura
Il cuore pulsante di Palmanova è senza dubbio Piazza d’Armi, un ampio spazio urbano esagonale da cui si irradiano le vie principali e le punte della stella. Da qui inizia il percorso di visita alla scoperta delle bellezze architettoniche e storiche del borgo.
Tra i monumenti da non perdere spiccano il Duomo Doganale, costruito nei primi decenni del Seicento e esempio pregevole di architettura veneziana in Friuli, e il Palazzo del Monte di Pietà, anch’esso risalente al XVII secolo. La Chiesa di San Francesco d’Assisi rappresenta un altro punto di interesse religioso e artistico. Per gli appassionati di storia militare, il Museo Civico Storico e il Museo Militare della Fortezza, situato nel dongione di Porta Cividale, offrono un viaggio attraverso i secoli, con esposizioni di uniformi, armi e documenti che raccontano la vita della fortezza dal ‘500 fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso si estende anche al di fuori delle mura, dove si possono ammirare le Porte Monumentali, il Bastione, la Loggia del Baluardo, l’Acquedotto Veneziano e le Lunette Napoleoniche, testimonianza delle modifiche apportate durante il dominio francese.
Per facilitare la visita, è possibile acquistare un biglietto cumulativo di 12 euro che consente l’accesso ai principali siti monumentali, con aperture generalmente previste nel fine settimana. Le informazioni aggiornate sono disponibili sul portale ufficiale visitpalmanova.it.
La sua importanza è stata riconosciuta a livello nazionale già nel 1960, quando Palmanova è stata dichiarata Monumento Nazionale. Il conferimento da parte dell’UNESCO nel 2017 l’ha inserita nel sito seriale transnazionale “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale”, che comprende altre fortificazioni costruite dalla Repubblica di Venezia su tutto il territorio italiano e nei territori allora sotto il suo dominio.
Palmanova rappresenta quindi non solo un gioiello architettonico ma anche un importante capitolo della storia europea, legato ai conflitti tra la Serenissima e gli Asburgo, alla difesa del confine orientale italiano e alla strategia militare dell’età moderna. Durante i vari passaggi di dominio, da quello austriaco a quello napoleonico e infine all’annessione al Regno d’Italia nel 1866, la città ha mantenuto intatto il suo carattere difensivo e urbano.
Nel corso del XX secolo, Palmanova ha avuto anche un ruolo significativo durante la Prima Guerra Mondiale come centro logistico e ospedale militare. La città è sopravvissuta a vari eventi bellici, tra cui un bombardamento aereo nel 1916 e incendi durante la ritirata italiana dopo la rotta di Caporetto.
Palmanova oggi: turismo, cultura e identità locale
Oggi Palmanova è una realtà viva, dove la storia si intreccia con la vita quotidiana dei “palmarini”, come sono chiamati gli abitanti. La città offre un’esperienza turistica completa, che spazia dalla scoperta delle sue architetture e musei, a eventi culturali e manifestazioni. Il teatro Gustavo Modena, in stile neoclassico, è un punto di riferimento per la scena artistica locale, mentre il parco dell’Aviatore ricorda il capitano Valentino Jansa, eroe locale.
Palmanova è anche inserita nella prestigiosa lista dei Borghi più Belli d’Italia, un riconoscimento che sottolinea la sua unicità e il valore culturale.
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