Rinnovabili, il ministero dell’Ambiente ha approvato le regole operative del meccanismo Energy release

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha dato via libera a due importanti dispositivi nelle ultime ventiquattro ore. Ieri ha pubblicato il decreto dipartimentale 3 ottobre 2025 n. 184 relativo all’aggiornamento del cronoprogramma della Strategia nazionale per l'economia circolare (Sec), che annuncia nuovi provvedimenti in arrivo su Criteri ambientali minimi, Regolamenti End of waste dei rifiuti e Diritto alla riparazione e al riutilizzo dei beni usati. E oggi ha approvato le regole operative del meccanismo Energy Release e gli schemi di contratto relativi all’anticipazione triennale dell’energia rinnovabile da parte del Gestore dei servizi energetici, nonché alla successiva restituzione ventennale.
Il provvedimento, viene sottolineato in una nota diffusa dal Mase, «consente di accelerare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile e, allo stesso tempo, di ridurre i costi energetici per le imprese energivore». In base alle nuove regole, spiegano sempre dall’Ambiente, le aziende energivore potranno beneficiare, per il triennio 2025-2027, di forniture di energia elettrica a prezzo calmierato pari a 65 €/MWh.
«Sosteniamo la competitività delle nostre imprese e acceleriamo nuovi investimenti nelle rinnovabili», dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto commentando il provvedimento. «Con l’Energy release mettiamo a disposizione delle aziende energivore energia a prezzo stabile e accessibile, mentre contestualmente stimoliamo la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili che rafforzano l’indipendenza energetica del Paese. È una misura che coniuga sicurezza, sostenibilità e realismo economico, in linea con la strategia energetica nazionale».
Per quel che riguarda i prossimi passaggi, il Gse procederà entro la fine di quest’anno alla stipula dei contratti di anticipazione con le imprese beneficiarie. Nei primi mesi del 2026 sarà avviata la procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione dei nuovi impianti rinnovabili destinati alla restituzione ventennale dell’energia anticipata. Gli impianti dovranno essere completati entro 40 mesi dalla firma dei contratti, garantendo così il pieno allineamento con gli obiettivi di incremento della produzione da fonti rinnovabili e di rafforzamento della sicurezza energetica nazionale.
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