Rosario Livatino ucciso 35 anni fa, Mattarella: “Testimone valori Repubblica”

Il 21 settembre di 25 anni, nel 1990, il magistrato Rosario Livatino fu assassinato dalla Stidda – organizzazione mafiosa operante in Sicilia – per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata. A ricordare la sua morte è tutto il mondo della politica, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla premier Giorgia Meloni.
Mattarella: “Livatino autentico testimone dei valori della Repubblica”
“Il 21 settembre richiama alla memoria il vile attentato di mafia in cui, trentacinque anni fa, perse la vita il magistrato Rosario Livatino. È un anniversario che interpella, con forza, le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile. Autentico testimone dei valori della Repubblica, il giudice Livatino ha, senza esitazioni, speso la propria vita per affermare i principi dello Stato di diritto contro la cultura della violenza e della sopraffazione”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 35esimo anniversario dell’uccisione del giudice Rosario Livatino. “Nella consapevolezza del ruolo di garanzia che la Costituzione affida alla Magistratura, svolse le sue funzioni, dapprima requirenti e poi giudicanti, con autorevolezza e instancabile dedizione – prosegue -. Fare memoria del suo esempio significa rinnovare l’impegno a cui tutti siamo chiamati per affermare istituzioni a servizio della dignità della persona, contro ogni forma di criminalità e soperchieria. A distanza di trentacinque anni, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica a coloro che lo hanno stimato e che ne ricordano e testimoniano il rigore, l’umanità e il coraggio nell’amministrare la giustizia”.
Meloni: “Livatino portò avanti battaglia con rigore e fermezza”
“Ho sempre creduto che raccontare alle giovani generazioni il sacrificio di chi ha messo legalità e giustizia davanti alla propria vita, non sia solo un dovere e un modo per onorarne la memoria ma anche per proseguire nell’impegno che questi eroi hanno intrapreso senza paura. Il giudice Rosario Livatino è tra questi eroi. Un servitore dello Stato che con rigore e fermezza ha portato avanti la battaglia contro la criminalità organizzata. Un uomo di profonda fede cattolica, beatificato nel 2021, a dimostrazione della sua importante opera”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del 35esimo anniversario dell’uccisione del giudice Rosario Livatino. “Oggi, nell’anniversario della sua uccisione – ha aggiunto Meloni -, voglio ricordare il suo sacrificio e la sua azione compiuta senza piegare mai la testa, affinché la nostra generazione e quella futura non dimentichino e possano proseguire nel cammino di lotta contro ogni forma di mafia”.
Nordio: “Memoria Livatino perenne”
“La gloria di Livatino non è solo quella di aver dato la vita per lo Stato ma di aver perdonato i suoi assassini. Questo fa la differenza tra l’eroe e il santo. Ci inchiniamo riverenti alla sua memoria, consapevoli che la sua condotta è un esempio che sarà difficile emulare”. Cosi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nell’anniversario della morte del giudice Rosario Livatino.
Questo articolo Rosario Livatino ucciso 35 anni fa, Mattarella: “Testimone valori Repubblica” proviene da LaPresse
Qual è la tua reazione?






