San Dionigi, dopo l’alluvione continua la gara di solidarietà


Parla di un fiume di solidarietà don Andrea Plumari, a una settimana dall’esondazione del Seveso che ha travolto anche l’oratorio di Pratocentenaro. E in effetti, fermandosi davanti ai cancelli, come fanno in tanti, anche solo per ringraziare i volontari, ci si rende conto del lavoro fatto. In questi momenti il cortile dell’oratorio è una distesa di sacchi di fango, rifiuti, suppellettili da pulire: tutto materiale che è stato tolto dall’ampia zona seminterrata dell’oratorio. Si attende per domani il passaggio dell’Amsa, che liberando il cortile dai sacchi di fango potrà dare il “via libera” alla festa dell’oratorio, già programmata per la prossima domenica, 5 ottobre.
Tra le iniziative, il cui ricavato andrà sempre a sostegno delle spese parrocchiali, sabato 4, alle 21, nel teatro della vicina parrocchia di S. Carlo alla Ca’ Granda, in via Val Daone, la scuola parrocchiale «Maria Immacolata» di Pratocentenaro si racconterà nel centenario della sua apertura, attraverso una commedia pensata per coinvolgere tutta la comunità. L’arzilla signora Maria, una nonnina arrivata a spegnere le cento candeline, ricorderà, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto davvero quegli anni, com’era la vita a Prato, e nella scuola di Maria Immacolata, trenta, cinquanta o novant’anni fa. Una serata per ripercorrere la storia del quartiere, dunque (qui tutte le informazioni per partecipare), contribuendo anche alla ripartenza della parrocchia.
È sempre don Andrea Plumari, coadiutore dell’oratorio, a fare il punto della situazione. La solidarietà è stata davvero di tanti: se i 35.000 finora raccolti sono solo un contributo parziale rispetto ai 250.000 euro di danni stimati, il sacerdote sottolinea che la cifra è stata raggiunta attraverso moltissime donazioni, anche di piccole somme.
Sono da mettere in preventivo, inoltre, i lavori per mettere al riparo i locali dal rischio di prossime esondazioni, dato che questi eventi stanno ormai diventando sempre più frequenti: si dovrà dunque progettare un sistema di ventilazione che sostituisca le attuali grate di areazione, l’acqua del Seveso ha purtroppo trovato una facile via d’accesso.
L’impegno più prossimo, però, è ripartire con le attività di distribuzione di vestiti e generi alimentari della San Vincenzo, che normalmente assiste oltre ottanta famiglie bisognose del quartiere. Continua quindi la ricerca dei frigoriferi per la conservazione degli alimenti che vengono distribuiti alle famiglie: proprio ieri sera diverse parrocchie del decanato garantito il loro sostegno, con la partecipazione alle spese o mettendo a disposizione qualche frigorifero. Si attende intanto la deumidificazione dei locali utilizzati dalla San Vincenzo per poi procedere ai necessari lavori di muratura. Ma, prevede don Andrea, questi interventi richiederanno almeno altre due settimane.
Per continuare a contribuire con una donazione si può fare riferimento al sito della parrocchia di S. Dionigi in Pratocentenaro.
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