Sardegna: dalla Regione via libera al Piano di potenziamento delle cure palliative

La Regione punta a rafforzare l’assistenza ai malati terminali e cronici complessi con il nuovo “Piano di potenziamento della Rete regionale di cure palliative 2024”, approvato dalla Giunta in conformità con la legge nazionale 197/2022. Il documento rappresenta il passaggio necessario per accedere ai finanziamenti statali e stabilisce obiettivi stringenti: entro il 2028 la copertura dovrà raggiungere il 90% della popolazione interessata, con un’applicazione uniforme del Piano in tutte le aziende sanitarie dell’Isola. L’attuale rete, istituita formalmente in Sardegna nel 2013, si è evoluta con linee di indirizzo specifiche e con l’operatività del Tavolo tecnico regionale, attivo dal 2023. Quest’ultimo, con il supporto della Direzione generale della Sanità, ha elaborato il nuovo strumento di programmazione, che riguarda pazienti pediatrici e adulti e che ora riceve l’approvazione politica. “L’applicazione del Piano dovrà essere ora garantita in tutte le ASL della Sardegna”, ha dichiarato l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi. “Il monitoraggio e la supervisione su questa fase delicata sarà demandata alla Direzione Generale della Sanità”. Il documento prevede un’estensione capillare della rete locale di cure palliative in diversi ambiti. Negli ospedali dovranno operare équipe dedicate e posti letto riservati, anche attraverso percorsi di integrazione ospedale-territorio.
In ambulatorio verranno erogate cure precoci e simultanee da parte di personale specializzato. Sul fronte domiciliare, ogni 100 mila abitanti sarà garantita un’équipe multiprofessionale attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette, in collaborazione con i medici di base. L’assistenza sarà estesa inoltre alle strutture residenziali e agli hospice. “In accordo con questi obiettivi, entro giugno 2026 occorrerà incrementare di 15 unità le equipe specialistiche multiprofessionali dedicate per le cure domiciliari specialistiche; i posti letto passeranno da 71 a 167 negli hospice a livello regionale; dovranno essere attivati ambulatori di cure palliative; negli ospedali dovranno essere attivati posti letto dedicati per la gestione del fine vita in regime di ricovero”, ha spiegato Bartolazzi. Ha poi precisato: “La legge 197/2022 stabilisce per le Regioni l’obiettivo della copertura del 90% della popolazione interessata da raggiungere entro il 2028. Questo si traduce per la Sardegna in una presa in carico da parte della rete di cure palliative di circa 4517 pazienti adulti per anno sul territorio regionale, pari a 335 pazienti ogni 100 mila abitanti, e di 38 minori per anno, pari a 18 ogni 100 mila abitanti”. Il completamento del percorso organizzativo sarà accompagnato da un atto successivo che definirà fabbisogni di personale e costi. Le nuove assunzioni verranno programmate nei Piani Triennali dei Fabbisogni di Personale in via di approvazione, con modalità graduali e compatibili con le risorse disponibili.
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