Scienziati riescono ad "invertire" l'Alzheimer nei topi: prospettive inaspettate anche per l'uomo


Nuove nanoparticelle riattivano la barriera cerebrale e invertono i segni dell'Alzheimer nei topi, aprendo strade per future terapie umane.
Un gruppo di ricercatori ha annunciato di essere riuscito a invertire i segni dell’Alzheimer nei topi, aprendo nuove prospettive per la cura della forma più comune e devastante di demenza. Lo studio, pubblicato su Signal Transduction and Targeted Therapy, è stato condotto dall’Istituto di Bioingegneria della Catalogna.
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