Se si mette così non sta affatto bene: le posizioni del gatto quando sta male

Il tuo micio non si sente bene? Alle volte basta guardare come ‘si mette’: tutte le posizioni del gatto quando sta male e come interpretarle.
Un animale domestico diventa come un figlio piccolo per alcuni padroni e, come tale, alle volte è difficile da ‘interpretare’ poiché non sa spiegarsi chiaramente. Quindi può essere molto utile capire quali sono le posizioni del gatto quando sta male e cosa vogliono significare per poter intervenire in suo soccorso. Si tratta di micro-espressioni del viso e posizioni della testa assunte da Micio quando si sente poco bene.
Non solo posizioni: come capire se il gatto sta male?
‘Non è più lo stesso!’: se qualche volta ci è capitato di pensarlo può essere che Micio non stia tanto bene, proprio perché si comporta in maniera diversa dal solito. Quando la salute arranca, è possibile che l’animale tenda ad essere più solitario o emetta vocalizzi simili ad un lamento. Potrebbe facilmente nascondersi e fare suoni anomali, mai sentiti prima.
Al contrario potrebbe essere più aggressivo e mostrarsi nervoso e arrabbiato anche con i suoi stessi padroni. Chi vive con un animale domestico imparerà a memoria anche le sue abitudini, dal sonno all’alimentazione ai bisogni fisici. Quindi subito si noterebbero dei cambiamenti nella sua routine quotidiana (considerando il fatto che i gatti in particolare sono animali estremamente abitudinari).
Infine alcuni cambiamenti potrebbero essere ‘evidenti’ anche nell’aspetto fisico: se il pelo del gatto è opaco, se ha le pupille dilatate nel gatto e ha problemi nella respirazione, potrebbe avere problemi di salute. Il consiglio è dunque quello di portarlo quanto prima a visita dal veterinario per un controllo generale.
Le posizioni del gatto quando sta male: la Feline Grimace Scale
La tecnologia in ambito felino fornisce utilissimi strumenti per indagare lo stato di salute del nostro felino: uno dei più recenti è il Feline Grimace Scale, che valuta il dolore nei gatti in base ai cambiamenti delle loro espressioni facciali. La scala si struttura su 5 caratteristiche del volto dell’animale che vengono analizzate, ovvero 5 aree di valutazione, e si tratta di:
- posizione delle orecchie (avanti o all’indietro),
- baffi (rilassati o rigidi),
- testa (dritta o inclinata),
- occhi (aperti o chiusi a fessura),
- muso (teso o normale).
Tali caratteristiche delle varie aree sono valutate in base a dei parametri numerici che vanno da 0 a 2 fino a un massimo totale di 10 (dove al punteggio più alto è associato un dolore più acuto). La Feline Grimace Scale è sicuramente un ottimo strumento fornito ai veterinari per indirizzarli verso diagnosi, e dunque terapie, più mirate.
Attenzione: questa tecnologia è più utile nei casi di dolore acuto e non nei casi di dolore cronico (come ad esempio in caso di artrite nel gatto).
Le posizioni del gatto quando sta male: le 5 aree indagate
Come già accennato in precedenza, sono 5 le aree del viso che vengono prese in considerazione dalla Felice Grimace Scale per valutare il grado di dolore del felino: vediamole una ad una.
Le orecchie del gatto, così come le orecchie del mio cane avvisano dei pericoli con 4 posizioni da comprendere, sono una sorta di ‘penna’ per scrivere le sue emozioni: se sono dritte allora significa che l’animale è in stato di eccitazione e allerta, mentre se sono ripiegate su se stesse è possibile che Micio stia male. E più si piegano, più il dolore che prova è forte.
Tra i 10 Fatti affascinanti sui baffi del gatto forse c’è anche la posizione che assumono quando sta bene e al contrario: se infatti sta male, i suoi baffi saranno rigidi e tendenti all’esterno (non candenti ai lati come normalmente dovrebbero tenersi). Insomma per quanto riguarda le vibrisse, la rigidità è un elemento fondamentale da valutare.
La testa dritta, in posizione ‘normale’, indica uno stato di salute buono nel felino; al contrario, se tende a inclinarsi da un lato o dall’altro, è segnale di un malessere interiore, anche piuttosto acuto. Penultimo lo sguardo del Micio: quando l’animale sta male, tende a chiudere gli occhi, come a proteggersi da una forte luce esterna. Se il gatto socchiude gli occhi potrebbe stare male o semplicemente essere assonnato.
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Infine il muso: se non sembra rilassato ma più rigido e chiuso in una sorta di ‘smorfia’, è possibile che Micio non si senta bene, ed è quindi da tenere sotto osservazione dell’esperto.
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