Separazione carriere, Nordio: “Nessun intento punitivo verso le toghe”

Ottobre 12, 2025 - 04:30
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Separazione carriere, Nordio: “Nessun intento punitivo verso le toghe”

Nella riforma della separazione delle carriere non c’è “nessun intento punitivo nei confronti della magistratura”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in videocollegamento con il V Congresso dei magistrati di Area Democratica a Genova parlando di separazione delle carriere. Anzi, per il ministro, la riforma è “un precipitato logico, una conclusione tecnica, del processo accusatorio voluto da Giuliano Vassalli”.

Sul possibile referendum, spiega il Guardasigilli, “mi preoccupa il fatto che a questo referendum possa essere conferito un significato politico che non può e non deve avere. Il mio auspicio è che questo argomento venga trattato in modo tecnico, giuridico. Non dobbiamo arrivare allo scontro frontale quando ci sarà il referendum”.

“Sul referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati sono certo che il sentimento popolare sia abbastanza a favore di quella riforma. È una riforma importante e sono convinto che ci siano i presupposti per andare a buon fine“, dice su questo punto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Firenze, alla festa del Foglio.

“La riforma parla di autonomia e difesa della magistratura”

“La riforma primo passo verso la sottomissione del potere giudiziario al potere esecutivo? E’ una obiezione che non può avere alcun senso. La riforma parla proprio di autonomia in difesa della magistratura”, dice ancora Nordio, che aggiunge: “Capisco che ci sia un timore o un sospetto, ma questo non sarà mai almeno finché ci sarà questo governo o ci sarò io”.

“Nulla a che vedere con l’efficienza della giustizia, l’efficienza della giustizia si affronta su altri campi come, ad esempio, il potenziamento delle risorse”, conclude.

Schlein: “Riforma fa il contrario di quel che annuncia”

“È una riforma che fa il contrario di quel che annuncia di voler fare. Siamo fortemente contrari a questa riforma, nel merito e nel metodo; una riforma che non affronta nemmeno uno dei punti per il miglioramento del funzionamento della giustizia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein oggi intervenendo al V Congresso dei magistrati di Area Democratica a Genova parlando di separazione delle carriere.

“Si è voluto alimentare lo scontro tra politica e magistratura; in Parlamento non hanno accettato nessuno dei nostri emendamenti ma neanche della maggioranza. Non si è mai visto che una riforma costituzionale passasse blindata e senza alcuna modifica in prima lettura. Sono andati avanti a suon di forzature umiliando il ruolo del Parlamento“, aggiunge.

La riforma “sospinge fuori dall’alveo della giurisdizione i pubblici ministeri spingendoli in una zona grigia che consentirà al governo di turno di esercitare influenza sui pubblici ministeri per garantire impunità a sé e ai propri membri e persecuzione agli avversari politici”, dice invece il leader del M5s Giuseppe Conte, sempre intervenendo al V Congresso dei magistrati di Area Democratica a Genova. “Di fatto stiamo andando verso i regimi differenziati con una forte alterazione delle nostre istituzioni democratiche”, aggiunge.

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