Solo il 5% degli adulti segue la dieta mediterranea

Motivazioni della scarsa adesione
Il monitoraggio basato su una serie di 'score' validati scientificamente riporta che solo un italiano adulto su venti, in tutto il Paese, indipendentemente dalla zona geografica di nascita e di provenienza, segue questo modello nutrizionale. "Il primo motivo - spiega Silano all'AGI - è la mancanza di tempo: la dieta mediterranea richiede tempo, perché bisogna comprare tutti i giorni prodotti freschi e legati al territorio, che sono anche facilmente deperibili. La preparazione richiede inoltre tempi lunghi di cottura e manipolazione degli alimenti e anche il consumo richiede tempi lunghi, perché è legato alla convivialità".
Strategie per invertire il trend
Alla base di questa bassa aderenza non ci sono quindi questioni economiche, evidenzia Silano. Come agire per invertire il trend? "Si deve intervenire con l'educazione e l'informazione - sottolinea - e poi bisogna recuperare un po' di lentezza. Basti pensare che la domenica a pranzo ci sarebbe tutto il tempo per consumare almeno un pasto secondo la dieta mediterranea, ma ormai la domenica non mangia più nessuno a casa, un po' perché sono cambiati i comportamenti, un po' per pressioni esterne. Una volta la domenica si stava tutti insieme a casa e si invitavano i parenti, oggi questa abitudine si è completamente persa. È il momento di recuperarla".
Il ruolo delle nuove generazioni
Le note positive e incoraggianti arrivano dalle nuove generazioni: "Restando sempre tra gli ultra 17enni - rivela Silano - i più giovani stanno recuperando l'aderenza alla dieta mediterranea, soprattutto per quanto riguarda il mangiare bene e fare attenzione ai prodotti ultraprocessati. Le nuove generazioni stanno recuperando".
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