SpaceX Dragon spinge la ISS più in alto: test riuscito

La Stazione Spaziale Internazionale si trova ora un po’ più lontana dalla Terra grazie a SpaceX. Il 3 settembre la capsula cargo Dragon, impegnata nella missione CRS-33 di rifornimento, ha eseguito con successo un test di “reboost”, ossia una manovra per innalzare l’orbita della stazione. L’operazione, confermata dalla NASA, ha visto l’accensione di due motori Draco per 5 minuti e 3 secondi, sufficiente a spingere l’avamposto orbitale fino a 419,9 chilometri di altitudine massima, contro i circa 400 chilometri medi consueti.

La ISS, infatti, tende a perdere quota a causa della resistenza dell’atmosfera residua che, seppur rarefatta, agisce costantemente sulla sua orbita. Per questo motivo periodicamente è necessario un “rialzo” che finora è stato garantito soprattutto dalle navette russe Progress. Tuttavia, con la possibile uscita della Russia dal programma ISS entro il 2028, la NASA sta sperimentando nuove soluzioni: i veicoli americani di rifornimento, Dragon di SpaceX e Cygnus di Northrop Grumman, sono stati invitati a testare la loro capacità di mantenere l’orbita della stazione.

Il debutto di Dragon in questa funzione era avvenuto già l’8 novembre 2024, ma la prova di settembre 2025 assume un peso particolare perché dimostra l’affidabilità del “boost kit” installato sul cargo, che verrà usato più volte nei prossimi mesi per garantire stabilità all’avamposto orbitale. Non si tratta solo di un esercizio tecnico: la NASA ha incaricato SpaceX di occuparsi, quando verrà il momento, anche della delicata fase di deorbitazione della ISS. In altre parole, sarà una versione speciale e potenziata di Dragon a guidare la stazione verso il rientro controllato nell’atmosfera previsto intorno al 2030-2031.

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