Tax credit, in Procura Roma aperti cinque fascicoli indagine

Cinque distinti fascicoli senza indagati e senza ipotesi di reato, sono stati aperti dalla Procura della Repubblica di Roma, su alcuni finanziamenti erogati, sotto forma di tax credit, ad alcuni progetti cinematografici per produzioni di film. Le acquisizioni sono state effettuate dal Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma. Il filone d’inchiesta nasce a seguito degli accertamenti effettuati su Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, l’uomo che a giugno scorso ha ucciso la compagna, Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda di soli 11 mesi, trovate morte a Villa Pamphili a Roma. Kaufmann, sedicente regista cinematografico, avrebbe beneficiato, di una tax credit di 800 mila euro, per un film mai uscito nelle sale cinematografiche dal titolo, ‘ Stelle della Notte’.
Il ministero della Cultura si è già attivato per fornire tutta la documentazione richiesta a inizio agosto dalla Guardia di Finanza relativa a fondi pubblici e tax credit di cui hanno beneficiato varie società, tra cui figurerebbe anche la One More Pictures dell’attuale presidente di Cinecittà Manuela Cacciamani. Lo riferiscono a LaPresse fonti del MiC.
Cinecittà, Pd: “Su operato Cacciamani serve trasparenza, Giuli chiarisca”
“Quanto sta emergendo intorno a Cinecittà impone una riflessione seria e severa da parte del governo: Giuli faccia immediatamente chiarezza. Non è più tempo di scaricare responsabilità su governi passati o di piegare a propaganda politica le criticità legate al tax credit su cui in più occasioni abbiamo chiesto una riflessione sul necessario rafforzamento delle modalità di controllo da parte Mic”. Così in una nota il democratico Matteo Orfini, componente della Commissione Cultura della Camera.
“Se venissero confermate le notizie diffuse dagli organi di stampa – prosegue Orfini – ci troveremmo di fronte non a semplici errori di gestione, ma a pratiche che esulano dalle regole e dai principi di trasparenza. Cinecittà rappresenta il cuore pulsante dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana e non può permettersi vertici che, direttamente o indirettamente, abbiano abusato del proprio ruolo. È indispensabile fare piena luce, senza reticenze né protezioni di parte. Ci auguriamo che cessino subito le lotte interne alla maggioranza, che hanno trasformato un settore strategico in terreno di scontro politico”.
“L’industria cinematografica italiana ha bisogno di stabilità, autonomia e una visione industriale seria, non di strumentalizzazioni ciniche e campagne di occupazione. Serve un cambio di passo immediato, nell’interesse esclusivo del Paese e della cultura italiana: Giuli e Borgonzoni ne prendano atto”, conclude Orfini commentando le notizie relative a una indagine della Procura di Roma sul ruolo e le modalità di finanziamento della società di produzione cinematografica che fa capo all’amministratrice delegata di Cinecittà, Manuela Cacciamani.
Questo articolo Tax credit, in Procura Roma aperti cinque fascicoli indagine proviene da LaPresse
Qual è la tua reazione?






