Trattati come schiavi a 2,7 euro, Tod’s indagata per sfruttamento

Ottobre 11, 2025 - 23:00
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Trattati come schiavi a 2,7 euro, Tod’s indagata per sfruttamento

“Paghe da fame, lavoro notturno e festivo, luoghi di lavoro fatiscenti dove si lavora si mangia e si dorme, macchinari privi di sistemi di sicurezza per aumentare la produttività concretizzano condizioni di lavoro ottocentesche”. È uno dei passaggi dell’istanza- documento con cui la procura di Milano chiede il commissariamento e l’amministrazione giudiziaria a carico di Tod’s spa, il colosso di calzature pelletteria e abbigliamento di alta qualità guidato da Diego Della Valle “per aver agevolato colposamente un pesante sfruttamento lavorativo”.

Il pm Paolo Storari si rivolge alla Cassazione impugnando la decisione con cui la corte di Appello di Milano si era dichiarata incompetentemente territorialmente a vantaggio dell’autorità giudiziaria di Ancona. La Suprema Corte ha fissato udienza per il prossimo 19 novembre. “Abbiamo sempre rispettato tutta la normativa vigente ivi compresa quella che regola il mondo del lavoro, i nostri ispettori eseguono controlli costanti nei confronti dei laboratori che Tod’s seleziona” è la reazione dell’azienda che non è formalmente indagata ma risponde per le carenze organizzative i mancati controlli che avrebbero agevolato gli appaltatori e i subappaltatori gravemente indiziati di caporalato. Per la procura “appare patologico il continuo mantenimento di un numero basso di lavoratori assunti che vengono sostituiti con quelli in nero o non in regola col permesso di soggiorno mentre la società ha degli indubbi vantaggi economici che si traducono nella messa in commercio di prodotti realizzati in regime di sfruttamento”.

Siamo all’ennesimo capitolo nel magico mondo della moda dopo quanto emerso da indagini su Armani, Loro Piana, Valentino, Dior e Alviero Martini. Va registrato che emerge ancora una volta la funzione vicaria della magistratura che interviene anche perché evidentemente il conflitto sociale e la politica non riescono a sanare contraddizioni diventate epocali. Nel board della Tod’s siedono figure come Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Abete. Diego Della Valle in passato aveva sostenuto di mantenere le sue fabbriche in Italia per la grande qualità e conoscenza dei lavoratori. Ma le vie del signore sono infinite. Forse non gli serviva spostare le fabbriche all’estero per risparmiare e fare utili. Gli bastava usare lavoratori schiavizzati in Italia.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia