«Tutti in gioco» per sconfiggere il gioco

Ottobre 3, 2025 - 03:00
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«Tutti in gioco» per sconfiggere il gioco

Ci voleva un tram per sollevare il coperchio di un fenomeno sempre più preoccupante, quello del gioco d’azzardo patologico. È così che questa mattina, con un mezzo di trasporto che ha percorso il centro di Milano, si è inaugurato il Festival «Tutti in gioco». Promotori del progetto, oltre ad Ats Milano, alcune Asst e il Comune di Milano, hanno collaborato una ventina di soggetti, tra cui Caritas ambrosiana, Csv, Fondazione Somaschi, Comunità nuova, Telefono donna, Intrecci e tante altre. L’iniziativa, che prevede 40 eventi diffusi sul territorio regionale per tutto il mese di ottobre, intende fare prevenzione e contrastare il gioco d’azzardo patologico.

Il tram per le strade di Milano

«Tutti in gioco perché la salute non è una scelta privata» è lo slogan che sostiene la campagna di sensibilizzazione «per informarsi, riflettere e agire insieme per promuovere una cultura della salute, della consapevolezza e della responsabilità». Sul tram hanno viaggiato i professionisti di Ats Città Metropolitana e i rappresentanti di enti impegnati nella prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico. In piazza Castello, fermata d’obbligo prevista dagli organizzatori: gli operatori hanno fornito a passanti e cittadini un kit con un elenco di possibili azioni concrete (esporre uno striscione, dipingere una panchina, diffondere messaggi social, coinvolgere le scuole…), materiali informativi sui rischi della dipendenza, strumenti di prevenzione, tra cui le modalità di autoesclusione dal gioco online, e indicazioni sui servizi del territorio.

Al termine della mattinata alcuni interventi istituzionali. Corrado Celata di Ats Milano ha ammesso che dati ufficiali del 2024 della Regione non ce ne sono, ma si stima che i lombardi abbiamo speso circa 154-157 miliardi di euro. «Il dato certo però è che nel 2023 c’è stata un’inversione: il gioco online ha superato quello fisico». Unanime il ringraziamento nei confronti della Chiesa di Milano per la stretta collaborazione con le istituzioni, rinnovata da monsignor Franco Agnesi, Vicario generale della Diocesi, che ha ricordato l’attenzione al mondo giovanile attraverso gli oratori, in particolare «l’impegno educativo e la prevenzione». E aggiunge: «Dai Centri di ascolto di Caritas ambrosiana e dalla Fondazione San Bernardino, emerge che il 50% di persone a rischio usura sono vittime del gioco d’azzardo, che non è un gioco, ma un pericolo. Un fenomeno che preoccupa anche l’arcivescovo Delpini che nel Discorso di Sant’Ambrogio dell’anno scorso ha parlato espressamente del rischio delle dipendenze e del gioco d’azzardo».

Gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni

La prima legge regionale in merito è del 2013, dice Mario Melazzini, direttore generale della Direzione generale Welfare della Regione, che assicura un coinvolgimento e una formazione sempre maggiore, anche se auspica «una struttura sovraregionale» su cui si sta lavorando. «Sondare, intercettare e prevenire», sono per lui le priorità, rivolgendosi in particolare «alle scuole, ai luoghi di aggregazione, agli oratori e alle comunità» per evitare che si arrivi alla patologia.

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parla di un «problema molto trascurato». Racconta dei tanti anziani che a fine mese vanno a ritirare la pensione in posta e subito dopo si infilano in un bar tabaccheria e spendono anche quel poco che hanno in slot machine e “gratta e vinci”. I giovani invece privilegiano il gioco online: «Se si chiudesse il rubinetto delle scommesse gestite dallo Stato non verrebbe approvata la finanziaria. E a fronte dei 157 miliardi spesi ogni anno nel gioco d’azzardo, sono davvero pochi i 16-18 milioni che Regione Lombardia spende per contrastare in tre anni il fenomeno, sapendo che sono 800 mila i lombardi che giocano».

Il Festival nasce nell’ambito del Piano locale Gap (Gioco azzardo patologico) di Ats Milano e coinvolge realtà diverse (amministratori pubblici, scuole, società civile) per sensibilizzare la popolazione e dare una risposta concreta a un fenomeno sempre più diffuso.

Gli eventi sono aperti a tutti e pensati a partire da tre target con relative iniziative: “Attiviamoci” per gli amministratori locali; “Autoescluditi” per over 65, lavoratori e comunità; “Facciamo casino” (una questione di accento) per giovani. Un calendario fitto di incontri, dibattiti, spettacoli, mostre e film a Milano, Lodi, Vimodrone, Trezzano sul Naviglio, Melzo, Gaggiano, Castano Primo, Rescaldina… Tra le tante proposte, il mercoledì 7 ottobre dalle 17 alle 19, presso la Casa dei diritti (via De Amicis 10, Milano), presentazione del progetto SunRise, in collaborazione col Comune, per la costruzione di una rete di informazione, supporto ed educazione nell’area delle dipendenze. Venerdì 10 ottobre alle 9.30, presso la Libera Masseria di Cisliano (via Cusago 2), “Prevenire, riconoscere e intervenire”, seminario dedicato alla prevenzione e contrato al gioco d’azzardo patologico rivolto a giovani studenti e laureati nelle professioni sociosanitarie che si affacciano al lavoro. Sempre il 10 ottobre, dalle 18 alle 20, presso Casa delle donne (via Dogana 2, Milano), incontro pubblico dal titolo “Il lato oscuro del gioco d’azzardo online illegale”. 

Il Festival si concluderà il 28 ottobre con la firma di diversi sindaci della Carta etica per contrastare il gioco d’azzardo patologico.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia