Un «Laboratorio Milano» sul futuro della città

Settembre 26, 2025 - 18:00
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Un «Laboratorio Milano» sul futuro della città
Panoramica di Milano (foto Francesco Ungaro)

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli avvia «Laboratorio Milano», una serie di sei iniziative da settembre 2025 ad aprile 2026 curata assieme ad Alessandro Balducci del Politecnico di Milano e pensata come un percorso partecipato sul futuro della città di Milano, oltre la cronaca, dentro la politica, per l’interesse di cittadini e cittadine: un “libro” con cinque capitoli, un prologo e un finale da scrivere assieme a una rete di partner come Camera del Lavoro di Milano, Fondazione Cariplo, Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Costruiamo il Futuro, Diocesi di Milano.

Si inizia lunedì 29 settembre alle 18.30, con «Scrivere la città di domani. Proposte e dialoghi per il futuro urbano». Una serata dedicata al confronto tra Sindaci, parti sociali, ricerca, cittadini e cittadine, in occasione dell’uscita del libro Città possibile. Idee e pratiche per una politica urbana trasformativa (Fondazione Feltrinelli e Alleanza per le Transizioni Giuste, scaricabile gratuitamente; copie cartacee ritirabili gratuitamente, fino a esaurimento scorte, nelle librerie Feltrinelli di Milano Viale Pasubio e Bologna Libreria Ravegnana). Interverranno alla presenza dei partner di progetto: Alessandro Balducci, Matteo Lepore (Sindaco di Bologna), Massimiliano Tarantino (Direttore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), Chiara Cappelletto (Università degli Studi di Milano). Modera Alessia Gallione, giornalista di Repubblica (vedi qui la locandina).

I temi

Si prosegue con cinque appuntamenti sui temi al centro del dibattito pubblico nel corso dei prossimi mesi con la collaborazione dei corpi intermedi, della ricerca, del terzo settore, dell’ecosistema produttivo e dell’innovazione sociale, con l’obiettivo di rilanciare immaginari e progettualità che tengano insieme crescita e giustizia sociale, partendo da cinque questioni fondamentali:
Lavoro (14 ottobre) in collaborazione con Camera del Lavoro di Milano
Casa (3 novembre) in collaborazione con Fondazione Cariplo
Cultura e Formazione (20 gennaio 2026) in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera
Nuove Povertà (17 marzo 2026) in collaborazione con Diocesi di Milano
Qualità di vita e Ambiente (14 aprile 2026) in collaborazione con Fondazione Costruiamo il Futuro

L’intento di «Laboratorio Milano» è di scrivere insieme alle tante anime della città e alle voci di esperti internazionali una nuova proposta di disegno per il futuro della città e della sua area metropolitana.

Le dichiarazioni

«Milano è una città dinamica e attrattiva, ma dietro questa immagine si nascondono fragilità profonde: precarietà lavorativa, salari bassi, difficoltà abitative. Il Laboratorio Milano rappresenta l’occasione per rimettere al centro i diritti e la dignità delle persone, costruendo una visione di futuro più giusta e inclusiva. La Camera del Lavoro è pronta a dare il proprio contributo, portando la voce di chi lavora e vive ogni giorno la città» (Luca Stanzione, Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano)

«I temi trattati dal Laboratorio Milano toccano una questione centrale per il nostro tempo: l’aumento delle disuguaglianze, un fenomeno globale ma che nelle grandi città si manifesta in modo ancora più evidente. Per attivarsi e contrastarlo in modo efficace, bisogna tuttavia prima analizzare e comprendere.  Il laboratorio approfondisce questioni come il lavoro povero, l’accesso a case dignitose, tema quest’ultimo che abbiamo potuto discutere nei giorni scorsi anche con una delegazione del Parlamento Europeo e collegato alla transizione energetica sostenibile. Chi si trova in condizioni difficili è infatti spesso protagonista di una situazione paradossale: vive in case molto costose dal punto di vista dei consumi energetici.  Il Rapporto sulle disuguaglianze che abbiamo pubblicato nel 2023 indica infine che la povertà è un fenomeno complesso e che va affrontata anche a livello culturale, per riuscire a contrastare le situazioni di fragilità con una prospettiva di maggiore efficacia. Occorre un approccio multidisciplinare e, soprattutto, occorre partire da basi di comprensione solida. L’impegno del Laboratorio Milano è prezioso perché va in questa direzione» (Sergio Urbani, Ceo e Direttore Generale di Fondazione Cariplo)

«Laboratorio Milano è un’iniziativa non solo intelligente, ma doverosa. Chiunque abbia a cuore il presente e il futuro di questa città, e quello delle persone che ci vivono e lavorano, ha la grande responsabilità di mettersi insieme a conoscere, riflettere e progettare sulla strada che vogliamo imboccare perché Milano sia all’altezza della sua storia sociale, imprenditoriale e culturale. Io credo che il primo obiettivo sia quello della conoscenza reale del tessuto di questa città: Milano è molto di più di quello che leggiamo sui giornali. E la condizione per questo lavoro è l’apertura a tutti i soggetti protagonisti di tentativi positivi di costruzione di una vita comune positiva. Quello che mi aspetto da questo percorso è la sorpresa: c’è qualcosa di più di quello che crediamo già di sapere» (Maurizio Lupi, Fondazione Costruiamo il futuro)

«In una recente intervista l’Arcivescovo descriveva Milano come una città attrattiva per turisti e investitori, ma meno accessibile per la gente comune e, soprattutto, più diseguale. Impegnarsi insieme per ricostruire il soggetto “noi”, per ridare fiato ed energie ai legami comunitari, per tornare a essere tutti insieme, a partire dagli ultimi, protagonisti del nostro futuro: questi sono i motivi per i quali la Diocesi partecipa con interesse e passione al Laboratorio Milano» (Monsignor Luca Bressan, Diocesi di Milano).

Tra luci e ombre

Non verranno trascurati gli elementi più virtuosi e identitari della storia cittadina: un tasso di occupazione e una mobilità sociale unici in Italia; una capacità particolare di assorbire trasformazioni sociali potenzialmente drammatiche; un reddito ben più elevato e un conseguente livello dei consumi; una maggiore presenza di istituzioni, pubbliche e private, dedite al contrasto della povertà e all’assistenza in genere; un ottimo posizionamento economico anche a livello internazionale, unico caso in Italia; una bassa disuguaglianza sociale che è stata la molla trascinatrice di una crescita non solo economica, ma anche civile, sempre costruita principalmente dal basso a opera di una sussidiarietà concreta che non ha mai escluso il conflitto sindacale e sociale, ma l’ha, invece, incanalato in un insieme di regole molto efficaci e solide.

Tuttavia, questo modello ha sicuramente assunto risvolti contraddittori negli ultimi decenni e la città ha visto crescere a dismisura le disuguaglianze sociali ed espulso progressivamente una quota sempre più alta dei suoi storici abitanti.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia