Urla, calci e pugni nella notte: l’ennesima rissa nel centro di Tradate riapre il dibattito sulla sicurezza in città


«Una e mezzo di notte, urla lungo corso Bernacchi, nel centro di Tradate. Gente che si tira sberle, chi in maglietta, chi a petto nudo». Inizia così il racconto di Marco Boga, consigliere comunale di Tradate Futura che questa notte, insieme a diversi altri cittadini che abitano in corso Bernacchi è stato testimone di venti minuti di violenza proprio nel cuore della città.
«Tutto è iniziato all’altezza del semaforo con una macchina che ha tentato di tirare sotto, facendo la retro, un paio di ragazzi, poi urla, si passa alle mani – prosegue Boga – Diversi cittadini preoccupati chiamano i Carabinieri, io stesso chiamo i Carabinieri. Il numero diretto della caserma di Tradate è inattivo. Allora si va di 112. I Carabinieri sono in arrivo, sono già stati avvisati, ci dicono. Passano i minuti, continuano le urla e le botte. Richiamo il 112, risposta “stanno arrivando”, la voce riattacca. La lite prosegue e nel frattempo sono per strada, i ragazzi sono sul marciapiede tra il Convivio e Ieri e Oggi, alcuni si spingono dentro la via. Volano scarpe in strada. Da una macchina grigia, ferma in mezzo alla strada, scendono due ragazze, provano a staccare i loro, uno arriva a petto nudo correndo e lanciandosi a gamba tesa ne centra un altro. Poi le ultime grida, chi sputa, chi si passa una mano tra i capelli, chi si rimette la maglietta. Risalgono in macchina e partono via, il suono elettrico della macchina ibrida. Tre ragazzi spuntano dalle tenebre della via e urlando “le abbiamo prese, no, le abbiamo prese”. Fanno qualche passo, uno si rannicchia a terra piangendo, poi si alza, va avanti qualche metro e tira un calcio contro una serranda. Chiamo per la terza volta il 112, “sono in arrivo” mi ripete la voce, questa volta la interrompo prima che metta giù dicendole che è tutto finito e che si stanno spostando. Alcuni abitanti mi diranno poco dopo di aver visto dei lampeggianti in zona Poste. Li avranno fermati?».
Il consigliere comunale di minoranza si fa interprete dello sconcerto e della preoccupazione dei tanti che hanno assistito alla rissa ma anche a diversi altri episodi analoghi: «Possono continuare episodi come questo a Tradate? – si chiede Marco Boga – Gente che spara in pieno centro, gente alterata lungo il corso in una domenica di agosto, gente che entra nei negozi, che ruba. Tutto questo non in una periferia strana, ma in pieno centro di una città che fa della sicurezza il suo vanto. Le persone non possono vivere con questa paura uscendo a fare una camminata la sera. C’è da chiedersi come mai il centro sia così spento, c’è da chiedersi come mai la gente ha paura, c’è da chiedersi cosa fare per risolvere un problema che, a lungo andare, rischia di crescere e diventare sempre più ingestibile. Non si possono accettare degrado e violenza a Tradate, né nelle zone più esterne, né in pieno centro. Ci sono le telecamere, ma qualcuno le guarda? Cosa si pensa di fare per contrastare questa deriva?».
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