Usa: la Federal Reserve taglia i tassi di interesse dello 0,25 per cento

La Federal Reserve ha approvato un taglio dei tassi di interesse pari allo 0,25 per cento, il primo di quest’anno. La decisione è in linea con le attese, alla luce del rallentamento significativo che ha interessato il mercato del lavoro. Gli ultimi dati mostrano che nel mese di agosto sono stati creati 22 mila impieghi, un numero di gran lunga al di sotto delle aspettative degli analisti. In tutto il 2025, finora, sono stati creati 598 mila posti di lavoro, rispetto a 1,4 milioni durante i primi otto mesi del 2024.

Il taglio dei tassi di interesse approvato dalla Federal Reserve è giustificato alla luce del “cambiamento” dell’equilibrio dei rischi all’interno dell’economia statunitense, si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione del consiglio direttivo della Fed, conclusa oggi. La nota non definisce più “solido” il mercato del lavoro, alla luce del rallentamento registrato negli ultimi mesi.

Per il governatore Powell, “la Federal Reserve rimane concentrata per massimizzare i livelli occupazionali e stabilizzare i prezzi negli Stati Uniti, per il bene dei cittadini”. “La crescita dell’attività economica negli Stati Uniti appare più moderata, con una crescita del Pil pari all’1,5 per cento nella prima metà dell’anno”, ha detto. “Si tratta di un dato inferiore rispetto al 2,5 per cento registrato nello stesso periodo dello scorso anno”, ha aggiunto Powell, sottolineando che il rallentamento riflette una tendenza analoga nella spesa dei consumatori.

Le modifiche alle politiche del governo statunitense continuano ad evolvere e, per Powell, “i loro effetti sull’economia rimangono incerti”. “I dazi imposti dall’amministrazione Trump sui prodotti stranieri hanno iniziato a determinare un incremento del prezzo di alcuni beni, ma il loro effetto complessivo sull’attività economica e sull’inflazione rimane da vedere”. Il governatore della Fed si aspetta “che gli effetti sull’inflazione abbiano una vita relativamente breve, ma esiste anche la possibilità che il loro impatto sia più persistente, e questo è un rischio da considerare”, ha spiegato.

L’economista e consigliere della Casa Bianca Stephen Miran, scelto da Donald Trump per occupare ad interim un seggio vacante all’interno del consiglio direttivo della Federal Reserve, è stato l’unico governatore ad esprimersi contro il taglio dei tassi di interesse dello 0,25. Miran, da poco confermato dal Senato per il suo nuovo incarico, ha chiesto un taglio maggiore, pari a mezzo punto percentuale.

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