VENEZIA A ROMA: ​”TEVERE CORSARO” un documentario di Pietro Balla e Monica Repetto al Cinema Farnese di Roma il 23 settembre

Settembre 23, 2025 - 00:30
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VENEZIA A ROMA: ​”TEVERE CORSARO” un documentario di Pietro Balla e Monica Repetto al Cinema Farnese di Roma il 23 settembre

Martedì 23 settembre alle ore 19.15 al Cinema Farnese di Roma sarà presentato Tevere Corsaro, il documentario firmato da Pietro Balla e Monica Repetto e prodotto da deriva film / Italia e presentato con successo alle Giornate degli Autori – #confronti nell’ambito della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nella capitale per la rassegna Da Venezia a Roma.

In una Roma contemporanea, tra campagne assediate dal cemento e rive del Tevere nascoste, i destini di Sven, un ciclo-attivista norvegese appassionato di Pasolini, Giulia, una giovane contadina che difende la sua terra dalla speculazione edilizia e Mario un romano dal cuore d’oro, si intrecciano nella lotta per creare il “Sentiero Pasolini” lungo il fiume, da Roma al mare. Ostacolati da potenti proprietari, politici mediocri e una burocrazia insensibile, questi improbabili alleati si battono per un’utopia fatta di natura e comunità, in una battaglia che riflette il dramma dell’Occidente contemporaneo. La loro è una lotta senza speranza o possono ancora riscrivere il proprio destino?

“Il titolo “Tevere Corsaro” è un rimando agli Scritti Corsari di Pier Paolo Pasolini, un volume degli anni ’70 di critica radicale alle società occidentali sviluppate.

Vi è qualcosa di universale in questo viaggio di antieroi alla ricerca di sé e di un senso di appartenenza. Universale è il bisogno di adottare modelli di vita diversi e sostenibili, abbracciando sentimenti di cura per lo spazio e per le comunità che lo abitano. Questa piccola anabasi ritrae la crudeltà e la bellezza del paesaggio fluviale, un’epopea che diventa apologo di una società smarrita.  La nostra storia si svolge sull’orlo dell’abisso di un disastro economico, ecologico, urbanistico e antropologico che riguarda tutti noi. – sottolinea Monica Repetto -. Il lavoro di osservazione è durato quattro anni. Un lungo periodo che ha visto le vite dei protagonisti e le nostre stravolte. Durante la lavorazione del film è morto il co-regista Pietro Balla. Avrei voluto continuare a battagliare con lui in sala di montaggio, ma non per questo il film è meno irriducibilmente “nostro”.Voglio concludere queste note con le parole di Pietro. Quando una donna sulla riva del fiume, durante le riprese, chiese che storia stavamo raccontando e se sarebbe finita con la realizzazione del “Sentiero Pasolini”, lui ha risposto: “È una storia di perdenti sicuri. Io non so bene chi abbia ragione o torto, perché la faccenda è molto complicata. Però è paradigmatica di questi tempi… Quando finirà? Durerà finché resisteremo noi”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia