È morto Chuck Mangione: l’autore di Feel So Good aveva 84 anni
Chuck Mangione, leggenda del jazz e autore del celebre “Feel So Good”, è morto a 84 anni. Il mondo della musica perde un talento unico e inconfondibile.

Il mondo del jazz perde una delle sue voci più iconiche e riconoscibili: Chuck Mangione, celebre trombettista e flicornista statunitense, è morto all’età di 84 anni. La notizia è stata confermata dal suo entourage nella serata di ieri, lasciando un vuoto profondo tra appassionati e colleghi.
Nato a Rochester, New York, il 29 novembre 1940, Charles Frank Mangione è diventato celebre a livello internazionale negli anni '70 grazie al brano strumentale “Feel So Good”, una melodia orecchiabile e allo stesso tempo ricercata, che scalò le classifiche pop e trasformò Mangione in un’icona trasversale, capace di unire i puristi del jazz al grande pubblico.
Con il suo inseparabile flicorno, Mangione ha saputo portare una ventata di freschezza e accessibilità al jazz, senza mai rinunciare alla raffinatezza compositiva. La sua musica, calda e avvolgente, è stata colonna sonora di film, spot pubblicitari e dirette televisive, contribuendo a diffondere il linguaggio del jazz in contesti anche lontani dai circuiti tradizionali.
Tra gli altri successi si ricordano "Chase the Clouds Away", scelto come tema ufficiale per le Olimpiadi del 1976 a Montréal, e "Children of Sanchez", un’opera epica che gli valse un Grammy Award. In oltre sei decenni di carriera, Mangione ha pubblicato più di trenta album, collaborando con mostri sacri come Art Blakey, con cui ha mosso i primi passi, e mantenendo sempre un approccio lirico e melodico che ha fatto scuola.
La sua cifra stilistica – un jazz accessibile, elegante, ricco di sfumature pop – ha diviso la critica ma conquistato milioni di ascoltatori nel mondo. “Chuck non suonava per impressionare, suonava per comunicare”, ha scritto oggi Wynton Marsalis in un commosso omaggio sui social.
Fu anche docente e promotore di giovani talenti, restando sempre legato alla sua città natale, dove spesso tornava per concerti e iniziative educative. Proprio Rochester gli aveva dedicato un festival annuale che ora, con ogni probabilità, assumerà anche il valore di omaggio permanente.
La musica di Chuck Mangione continuerà a vivere, accarezzando le anime con la stessa dolcezza di quel celebre solo in “Feel So Good”. Un addio che lascia il silenzio, ma anche un’eredità sonora senza tempo.
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