Arma laser Apollo: 150 kW per fermare sciami di droni a costi minimi
Un laser da 150 kW capace di abbattere fino a 50 droni al minuto: è questa la promessa di Apollo, il nuovo sistema ad energia diretta presentato dall’azienda australiana Electro Optic Systems (EOS). Il debutto ufficiale avverrà a Londra, durante il salone internazionale DSEI, dal 9 al 12 settembre. L’annuncio segue di poche settimane un contratto con un Paese membro della NATO, che ha acquistato il primo laser da 100 kW per l’export, aprendo di fatto una nuova fase nell’impiego operativo delle armi a energia diretta.
EOS definisce Apollo come “la soluzione più economica sul mercato” per la difesa contro gli sciami di droni. E i numeri diffusi dall’azienda sembrano confermare la portata della novità: il sistema può abbattere da 20 a 50 droni al minuto, mantenendo una capacità di fuoco pressoché illimitata quando collegato a una fonte elettrica esterna. Anche in modalità isolata, il container di 20 piedi che lo ospita conserva energia sufficiente per oltre 200 ingaggi.
Un attacco con piccoli droni commerciali modificati può costare poche migliaia di euro, mentre intercettarli con missili tradizionali può richiedere spese 50 volte superiori. EOS sostiene che un colpo di laser ha un costo marginale vicino a quello dell’energia consumata, rendendolo drasticamente più sostenibile rispetto a un missile da centinaia di migliaia di euro.
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