Assegno di inclusione: tutte le novità sul rinnovo spiegate dall'INPS

Ottobre 17, 2025 - 18:00
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Assegno di inclusione: tutte le novità sul rinnovo spiegate dall'INPS

lentepubblica.it

L’INPS ha diffuso un nuovo messaggio che fornisce aggiornamenti importanti per i nuclei familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione (ADI) in fase di rinnovo.


Il documento chiarisce i passaggi da seguire dopo la presentazione della domanda e le modalità di partecipazione ai percorsi previsti dai Servizi Sociali e dai Centri per l’impiego, con l’obiettivo di garantire la continuità del sostegno economico e, al tempo stesso, promuovere l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini coinvolti.

Rinnovo della misura e tempistiche

Come già stabilito dal decreto-legge n. 48 del 2023, l’Assegno di inclusione può essere rinnovato per ulteriori dodici mesi dopo la conclusione delle prime diciotto mensilità, ma solo dopo un mese di sospensione del beneficio. A giugno 2025, con un precedente messaggio, l’INPS aveva introdotto una procedura semplificata per agevolare le famiglie che intendono richiedere il rinnovo, a condizione che la composizione del nucleo non sia cambiata.

Ora l’Istituto entra nel dettaglio della fase successiva, illustrando come si articola il percorso di valutazione e aggiornamento dei progetti di inclusione che accompagnano i beneficiari dell’ADI.

L’importanza del percorso personalizzato

Dopo la presentazione della nuova domanda, ogni famiglia deve accedere alla piattaforma digitale del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), dove vengono raccolte tutte le informazioni relative al percorso di ciascun nucleo. Questo sistema consente di verificare lo stato della richiesta e di monitorare le attività previste dai progetti di inclusione.

Il primo passo consiste in un incontro con gli operatori dei Servizi Sociali, che hanno il compito di analizzare la situazione del nucleo familiare e di confermare o aggiornare i percorsi di sostegno sociale e lavorativo già avviati nei mesi precedenti. Questa fase di verifica serve ad assicurarsi che il piano di intervento resti coerente con le necessità effettive del nucleo, tenendo conto di eventuali cambiamenti economici, sanitari o abitativi.

Durante l’appuntamento, gli operatori possono validare la precedente analisi multidimensionale — ovvero la valutazione complessiva delle condizioni del nucleo — oppure modificarla, così da predisporre nuove azioni di supporto o reinserimento. Solo dopo questo passaggio, la famiglia potrà proseguire nel percorso previsto dal programma.

Nuove scadenze e incontri di verifica

Nel caso in cui la revisione del piano richieda più di un incontro, l’INPS stabilisce che le successive convocazioni presso i Servizi Sociali debbano avvenire entro 90 giorni. Entro questo termine, i nuclei interessati possono essere chiamati dagli uffici o, in alternativa, presentarsi spontaneamente per completare le procedure di aggiornamento.

Al termine di questa verifica, i Servizi Sociali ridefiniscono gli impegni del nucleo nell’ambito dei Patti di inclusione sociale e lavorativa, documenti che formalizzano le attività e gli obblighi dei beneficiari. Contestualmente si fissano le nuove scadenze per le successive presentazioni ai Servizi Sociali e ai Centri per l’impiego, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore.

Ruolo dei Centri per l’impiego

Per i componenti del nucleo considerati attivabili al lavoro, è prevista una fase aggiuntiva presso i Centri per l’impiego (CPI). Chi rientra in questa categoria deve sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale Individuale (PADI), se non lo ha già fatto, entro 60 giorni dal riesame della propria situazione. Successivamente, il passo successivo è la firma o l’aggiornamento del Patto di Servizio Personalizzato (PSP), documento che definisce gli obiettivi professionali e le azioni da intraprendere per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro.

Il PADI e il PSP rappresentano strumenti fondamentali per orientare i beneficiari verso opportunità di formazione, tirocini o occupazione, valorizzando le competenze individuali e sostenendo la partecipazione attiva al mondo del lavoro.

Percorsi che proseguono anche senza il beneficio economico

Una delle precisazioni contenute nel messaggio riguarda la continuità dei percorsi di inclusione: anche se l’erogazione dell’Assegno di inclusione risuta sospesa o conclusa, il progetto sociale o lavorativo può proseguire. In pratica, la partecipazione alle attività previste dai Servizi Sociali e dai CPI non è subordinata alla ricezione del sussidio.

Questa disposizione punta a rendere stabile il processo di inserimento, evitando interruzioni che potrebbero compromettere i risultati raggiunti. Se il beneficiario ha già svolto attività con il Centro per l’impiego — come la firma o l’aggiornamento del Patto di Servizio — il termine di 60 giorni viene automaticamente spostato alla successiva scadenza di 90 giorni, purché sia stata effettuata la valutazione multidimensionale da parte dei Servizi Sociali.

Garanzie e clausole di salvaguardia

Il messaggio ricorda inoltre una tutela già prevista in precedenza: se la domanda di rinnovo risulta accolta poco prima della scadenza del termine di 120 giorni previsto per la presentazione ai Servizi Sociali, l’INPS garantisce comunque il pagamento delle prime tre mensilità dell’ADI, in modo da non interrompere il sostegno economico alle famiglie in attesa della conclusione delle procedure amministrative.

Un sistema che punta alla stabilità

L’obiettivo dell’INPS, attraverso questa serie di chiarimenti, è assicurare continuità tra la fase di erogazione del beneficio e quella di accompagnamento sociale e professionale. Il rinnovo dell’Assegno di inclusione, dunque, non è solo una proroga del sostegno economico, ma rappresenta un’occasione per aggiornare e migliorare i percorsi di autonomia delle famiglie in difficoltà, mantenendo un dialogo costante con le istituzioni territoriali.

Il nuovo messaggio segna un ulteriore passo verso una gestione più coordinata e personalizzata dell’ADI, in cui ogni nucleo familiare è seguito in modo continuativo, con interventi calibrati sulle reali esigenze di inserimento sociale e lavorativo.

Assegno di inclusione: tutte le novità sul rinnovo spiegate dall’INPS

Qui il testo completo del messaggio.

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