Baki Hanma Blood Arena Recensione


Stanco dei soliti piacchiaduro arena fatti con lo stampino? Allora questa Baki Hanma Blood Arena Recensione potrebbe arrivare al momento giusto! Sviluppato dallo studio Purple Play, questo nuovo picchiaduro arcade in 2D ci catapulta nella fatidica arena sotterranea nei panni di Banki Hanma. Qui, i guerrieri più potenti si affrontano, mettendo in mostra la propria arte marziale.
Similmente a quanto già visto nel videogioco Thunder Ray, anch'esso sviluppato da Purple Play, Baki Hanma Blood Arena adotta un gameplay che si ispira fortemente al classico Nintendo Punch-Out!! - E proprio come il classico di Nintendo, anche questo è brutale, violento e senza esclusione di colpi. Vediamolo dunque insieme in questa Baki Hanma Blood Arena Recensione.
Baki Hanma Blood Arena Recensione
Basato sulla serie animata Netflix, in Baki Hanma Blood Arena affronteremo alcuni degli scontri più iconici della serie utilizzando come unico personaggio Baki, ovviamente. La modalità principale è il Torneo Sotterraneo, che somiglia più alla classica Arcade Mode dei picchiaduro standard piuttosto che a una modalità storia vera e propria. È presente la lingua italiana sottotitolata, anche se forse la localizzazione necessita di qualche ritocco. Nel Torneo Sotterraneo affronteremo un totale di 12 avversari, ognuno con uno stile di combattimento singolare. Questa modalità offre due livelli di difficoltà: Bestia, per un'esperienza più normale, e Demonio, pensata per chi cerca una sfida più intensa. La differenza principale tra le due difficoltà è legata più al danno subito dai singoli colpi piuttosto che nel pattern degli avversari, che rimane invariato. [caption id="attachment_1104719" align="aligncenter" width="1200"]
Il potenziale di una formula insolita...
Parlato dei pochi contenuti di cui dispone il gioco, passiamo al fulcro di Baki Hanma Blood Arena: il combat system. Da amante dei picchiaduro in ogni sua forma, quello di Baki l'ho trovato interessante all'inizio, ma andando avanti ho sentito quella mancanza di profondità tipica del genere. I comandi sono piuttosto semplici e non richiedono chissà quale memoria muscolare per impararli. Parlando della versione PlayStation, quindi prendendo come riferimento il dualsense, le frecce direzionali corrispondono alla schivata e parata dove sinistra e destra sono le schivate laterali, giù è la schivata bassa - qui chiamata con il fantasioso nome di "anatra", probabilmente per via di un errore di traduzione - e la freccia su serve a parare. I tasti sulla destra, invece, sono gli attacchi, due altezza viso e due al corpo. Anche i dorsali hanno una loro funzione. Con questi possiamo caricare l'attacco per stordire l'avversario dopo averlo colpito due volte con questa tecnica. Premendoli insieme possiamo attivare la mossa speciale di Baki consumando la barra collocata in basso a sinistra. La barra ha tre livelli e ognuno di essi corrisponde a un attacco finale dove la livello 3 è quella più potente. [caption id="attachment_1104727" align="aligncenter" width="1200"]
...ma pieno di perplessità
Una cosa che ho notato però sul sistema di combattimento, è che il tutorial iniziale omette alcune meccaniche rendendo i combattimenti il più delle volte un trial and error. Ma anche senza una spiegazione, saremo comunque costretti ad andare a tentativi per cercare di limitare i danni e vincere lo scontro. Questo perché durante gli scontri vengono aggiunti dei malus senza però essere avvisati, come nel caso del veleno, che ci stordisce rallentando la schivata, oppure l'alterazione "confusione" che ci inverte i comandi. Tutte cose che nel gioco non vengono nemmeno menzionate di striscio e che quindi ci costringe ad adattarci al sistema di combattimento del nemico durante lo scontro. Oltre agli elementi appena citati, ci sono una serie di ingenuità che accompagnano il combat system di Baki Hanma Blood Arena. Una fra tante riguarda la nostra hitbox. In fase di recensione ho notato che, pur schivando i colpi abbondantemente, quest'ultimi entravano comunque. Questo perché durante i colpi i nemici lasciano una sorta di scia che è considerata come attacco, però di base non lo è. Nella fase iniziali, dove comunque i pattern sono piuttosto prevedibili, non è un problema grave, ma in quelle avanzate possono risultare fastidiose, specialmente perché i combattimenti durano circa 3-4 minuti. C'è il rischio quindi di perdere un match per colpa di un attacco schivato ma non registrato adeguatamente dal gioco. [caption id="attachment_1104728" align="aligncenter" width="1200"]
Graficamente fedele alla serie Netflix
Il punto di forza di Baki Hanma Blood Arena risiede senza dubbio nel sua grafica. L'eccellente direzione artistica e grafica, che riprende lo stile già visto in Thunder Ray, riesce a catapultare il giocatore in un'atmosfera incredibilmente coinvolgente e autentica, quasi come se stessimo guardano una puntata dell'anime. Il design dei personaggi è esagerato, con questi corpi che hanno muscoli dove nemmeno credevo ci fossero. Questo influenza anche le animazioni dei nemici, anch'esse esagerate con movimenti davvero poco chiari. l design è l'aspetto più riuscito del gioco, ma la sua stessa natura "esagerata" si riflette nel gameplay. Le animazioni, pur spettacolari, possono risultare poco intuitive e complesse da anticipare, richiedendo uno sforzo maggiore al giocatore. [caption id="attachment_1104729" align="aligncenter" width="1200"]
Conclusione
Era meglio un arena fighter? Forse si, forse no. Quella di Baki Hanma Blood Arena è una scommessa che mette sul piatto veramente poco per farsi apprezzare. Eppure, basterebbe qualche accorgimento in più per arrivare alla sufficienza. Tolta l'atmosfera, resa in maniera magistrale dal team, il resto presenta diverse falle difficili da colmare. Il sistema di combattimento risulta interessante, è vero, ma allo stesso tempo è snervante perché ti chiede di memorizzare ogni singolo pattern nemico. Il problema principale, però, è quando vengono aggiunti elementi totalmente random senza alcuna spiegazione, specialmente in un picchiaduro dove l'allenamento e la conoscenza delle meccaniche base è un must. https://youtu.be/hWXNuKH126w?si=_fgq4_gam9XaN0Si Se ti è piaciuto Thunder Ray, allora sicuramente troverai nelle tue corde anche Baki Hanma Blood Arena, specialmente perché il team ha riciclato alcune animazioni e meccaniche. Dal canto mio, l'ho trovato un picchiaduro davvero poco stimolante, dannatamente difficile - a volte per i problemi sbagliati - e povero di contenuti.L'articolo Baki Hanma Blood Arena Recensione proviene da GameSource.
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