Blackworld: il laboratorio rap che racconta e prende forma dalla provincia


«Quando lavoriamo a un progetto di Blackworld non pensiamo solamente a produrre musica nuova, ma soprattutto a costruire una scena credibile, unire persone e artisti della nostra zona e dare voce a chi troppo spesso resta ai margini».
Siamo nel loro studio a Taino e con queste parole Mantesam e il collettivo BlackWorld provano a spiegarci in sintesi quell’originale laboratorio che (quasi) ogni giorno accoglie e lavora con artisti della scena hip-hop della provincia di Varese.
Blackworld è nato come una crew nata nel 2023 e in circa due anni ha trovato la sua identità trasformandosi in un collettivo che mette insieme musica, visioni grafiche, produzione e cura dell’immagine. Un movimento che dalla provincia di Varese cresce in autonomia e che oggi rappresenta un punto di riferimento per chi cerca spazi di espressione rap fuori dai grandi centri, e anche per chi ha bisogno di un luogo vicino a casa dove sviluppare le proprie idee.
Il nucleo del movimento è composto da figure diverse, ciascuna con una responsabilità precisa: Mantesam, fondatore e producer attivo in provincia, che ha immaginato il progetto e lo guida nella sua evoluzione; Solo Pedro, rapper e videomaker che ha portato dentro la direzione artistica; Zane, grafico e videomaker di Angera, che ne costruisce l’identità visiva; Rastony, DJ e producer capace di muovere tanto i palchi quanto lo studio; e Hell Loco, giovane rapper proprietario dello studio di Blackworld di Taino, che è diventato la casa creativa del collettivo e punto di ritrovo per gli artisti del territorio.
«Nel nostro “centro creativo” c’è la possibilità di lavorare a produzione, mix, cover e video – spiega Zane -. Un unico luogo dove si racchiudono più persone creative in tutti gli ambiti, quindi avere la possibilità di pensare a un progetto completo. Il fatto che sia in provincia è utile per tanti ragazzi del nostro territorio che vogliono iniziare e non hanno i mezzi né le conoscenze per farlo a Milano».
Non a caso la benzina che fa andare il motore di Blackworld è qualcosa di più molto profondo di un interesse economico: «Non lo facciamo per soldi, il margine di guadagno è praticamente, se non completamente, nullo – aggiungono -. Piuttosto quello che ci unisce è il fatto di condividere un obiettivo comune. Molti degli artisti che passano da Blackworld hanno vissuto momenti difficili. Il trauma ha creato una voglia di riscatto e questo ha portato a ritrovarci insieme per creare qualcosa di importante, che va al di là degli interessi personali. Ed è questo che ci fa guardare in avanti e pensare di poter progettare a lungo termine».
Dalle produzioni ai live, passando per i producer camp
Blackworld non si limita alla produzione musicale in senso stretto. Nel corso degli anni ha dato vita a format che raccontano la volontà di fare rete con talenti del posto e opportunità. Tra i format principali ci sono BARS, ovvero i concerti live dedicati alla scena emergente; XCLUSIVE, che pubblica solo brani inediti nati da collaborazioni originali; Release Radar, che segnala e valorizza le nuove uscite locali; e Trap House, il Producer Camp che porta producer, artisti, musicisti a lavorare insieme per giorni interi.
«L’ultimo producer camp che abbiamo organizzato è durato tre giorni e ha visto il coinvolgimento di diversi strumentisti, come chitarristi e violinisti. Sono passati in studio più di trenta tra producer, artisti e musicisti. Tra gli ospiti che abbiamo avuto c’erano Ego Smis, Don Pexo, Habanero e Dome» raccontano mostrandoci anche il “recap” video di luglio, con tutte le attività e gli eventi a cui Blackworld ha organizzato e partecipato.
Un nuovo capitolo: Lake Monsters, un talk hip-hop a Materia
Dopo la partecipazione al dibattito sulla scena varesina organizzato da Materia lo scorso giugno, dal titolo Provincia Inferno, il percorso e i format di Blackworld ora si allargano grazie a Lake Monsters, un nuovo podcast che nasce dalla collaborazione con VareseNews a Materia. Si tratta di un hip-hop talk, registrato dal vivo, pensato per dare voce agli artisti e alle storie che animano la scena, per aprire finestre di dialogo e restituire complessità a una provincia che spesso sfugge agli sguardi rapidi. L’appuntamento è a Materia venerdì 19 settembre, alle 20.30, per la presentazione della prima puntata. L’ingresso è libero, la prenotazione è consigliata.
L'articolo Taino in festa al Dumin: cibo, scalata del campanile e Monkey Scream in concerto sembra essere il primo su VareseNews.
Qual è la tua reazione?






