Book Pride, Armella: “Palazzo Ducale sarà la casa del libro tutto l’anno con una presentazione a settimana”


Genova. “Sono estremamente orgogliosa di dare il benvenuto a tutti i partecipanti a questo appuntamento diventato negli anni un momento imprescindibile della programmazione culturale di Palazzo Ducale. In tre giorni densi di occasioni di confronto avremo nei nostri spazi il meglio dell’editoria indipendente e ospiti illustri provenienti anche dall’estero. Un riconoscimento per la città e, soprattutto, per Palazzo Ducale che ha promosso e creduto fin da subito nella Fiera, diventata un appuntamento di livello nazionale, tanto da entrare da quest’anno a far parte dei progetti del Salone del Libro di Torino. C’è un concetto che ripeto spesso e di cui sono intimamente convinta: la cultura, di cui il libro è una delle espressioni per antonomasia, è la bussola attraverso cui orientarci in un mondo sempre più complesso e il mio augurio è che questa manifestazione si confermi come un momento di riflessione e di crescita civica per tutti e per tutte”.
Lo dichiara la presidente di Fondazione per la Cultura, Sara Armella, che ha accolto il celebre scrittore e divulgatore scientifico statunitense David Quammen (nella foto) cui è stata affidata la lectio inaugurale per l’avvio ufficiale dell’edizione 2025 del Book Pride di Genova che proseguirà fino a domenica 26 ottobre negli spazi di Palazzo Ducale.
La rassegna coinvolge oltre cento editori e numerosi autori prestigiosi. David Quammen, autore del bestseller internazionale Spillover (2014), nel suo intervento è partito dal dato biografico di Charles Darwin intrecciandolo con il percorso intellettuale e scientifico che lo condusse, dopo anni di ricerche e incertezze, alla pubblicazione de L’origine delle specie, testo fondativo della biologia contemporanea.
La presidente annuncia, in questa occasione, anche il nuovo progetto “Il libro della settimana”: “Palazzo Ducale sarà la casa del libro. Scrittori, poeti, autori ed editori di ogni genere potranno presentare qui ogni settimana la loro opera parlando a ogni pubblico. Un’iniziativa di libertà a cui tengo molto: il libro è da sempre simbolo di emancipazione e indipendenza, perché la cultura è lo strumento più potente per rendere le persone davvero libere”.
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