Dai campi da golf al fronte: i veicoli cinesi diventano robot da guerra
Negli ultimi mesi il conflitto in Ucraina ha visto l’arrivo di mezzi inaspettati: veicoli nati per il tempo libero e l’uso commerciale che, una volta modificati, si ritrovano a operare in zone di guerra. Si tratta dei Desertcross 1000-3, utility vehicle prodotti in Cina dalla Shangdong Odes Industry, acquistati in migliaia di unità dalla Russia nel 2023. Pensati originariamente come quadricicli da lavoro o svago, con un motore a benzina da 72 cavalli, serbatoio da 50 litri, peso di 916 chilogrammi e capacità di carico di circa 300 chilogrammi, oggi vengono impiegati sul fronte orientale in una veste del tutto diversa: robot da campo telecomandati.
A condurre la sperimentazione è stata la 36ª Armata combinata di Vostok, che ha presentato versioni adattate del mezzo capaci di svolgere compiti ad alto rischio. L’esigenza nasce da un problema concreto: i reparti di collegamento che posano cavi di comunicazione sono tra i più esposti al fuoco nemico.
L’idea è quindi di dotare questi ATV di sistemi di guida a distanza, assemblati con componenti commerciali e parti stampate in 3D, per ridurre al minimo le perdite umane. Secondo fonti militari russe, un singolo veicolo è in grado di stendere fino a cinque chilometri di fibra ottica attraverso terreni irregolari, mantenendo la connessione tra le linee senza esporre direttamente gli operatori.
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