Dopo le violenze a corteo ProPal convalidati due arresti. Ma i manifestanti tornano liberi

Nel primo caso il manifestante di 19 anni è stato fermato su via Merulana. Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe lanciato una bottiglia contro gli agenti. Il processo per lui è stato fissato al prossimo 12 maggio.
L'arresto del 39enne e la sua difesa
Il 39enne bolognese, invece, è stato arrestato per resistenza in concorso perché "con volto travisato" lanciava "bottiglie e una sedia" e poi ha opposto "resistenza attiva" al momento dell'arresto. L'uomo, nel corso dell'udienza per direttissima, ha spiegato di essere un "libero professionista nel settore del cinema e dei documentari". "Non ho lanciato bottiglie", ha spiegato. "Ero a San Giovanni poi siamo andati a San Lorenzo in una piazza a bere qualcosa - ha ricostruito - erano le 21 e, siccome la metro avrebbe chiuso, ho detto 'andiamo a Manzoni', io non ho visto nessun gruppo, ma solo i poliziotti e incuriosito sono andato a vedere cosa stesse succedendo e c'erano i poliziotti in antisommossa che avanzavano senza avere davanti nessuno".
La versione del manifestante e la decisione del giudice
"Poco dopo mi sono girato e ho visto un poliziotto venire contro con decisione e per questo sono scappato con un cappuccio e nessun passamontagna", ha affermato in aula. "Poi ho preso una sedia e l'ho lanciata verso i poliziotti. Fatto questo lancio che considero un errore - ha detto - ho visto qualche agente che stava venendo contro e sono fuggito". Poi è stato fermato.
La ricostruzione non ha convinto il pubblico ministero. Per questo è stata chiesta la misura cautelare di obbligo di dimora nel Comune di Bologna. Il giudice però ha optato per la liberazione senza misura cautelare.
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