Incidenti sul lavoro: quattro operai morti a Torino, a Monza, nel Catanese e Roma

Incidente mortale sul lavoro questa mattina in via Genova 87 a Torino: un uomo di 69 anni è precipitato dal cestello di una gru da un’altezza di 12 metri. Sul posto Spresal e carabinieri del Lingotto per gli accertamenti.
Poco dopo, un operaio di 53 anni, Salvatore Sorbello, residente a Santa Venerina in provincia di Catania, è morto mentre era al lavoro in un cantiere di Riposto, sempre nel Catanese, in contrada Rovettazzo. L’operaio, per cause ancora da accertare, è precipitato dal tetto di un capannone industriale. Inutili i soccorsi dei colleghi e del personale del 118 che hanno provato a rianimare il 53enne. Le indagini sono state affidate ai carabinieri e ai tecnici dell’ispettorato al lavoro.
Un altro operaio di 48 anni è morto a causa di un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina all’interno dell’azienda Gusberti di Monza. La vittima è stata rinvenuta in arresto cardiaco con traumi da schiacciamento dai soccorritori del 118, che hanno constatato il decesso sul posto. L’incidente è avvenuto intorno alle 11 nell’impianto lavorativo di via Angelo Mauri dell’azienda che produce valvole industriali. Sul posto le ambulanze di Areu, la polizia e l’Ats.
A Roma un operaio è morto schiacciato da un muletto, mentre stava lavorando sulla banchina del Tevere, all’altezza di piazza Trilussa. Secondo quanto apprende LaPresse, l’uomo non è stato ancora identificato.
Anche un operaio di 27 anni è ricoverato in gravi condizioni per le ferite riportate in un altro incidente sul lavoro avvenuto in via Sempione a Marano, in provincia di Novara. Il giovane era su un cestello quando, per cause ancora in corso di accertamento, è caduto. Sul posto i soccorsi del 118 che hanno trasferito il 27enne in codice rosso nell’ospedale Maggiore di Novara.
Un altro operaio di 37 anni è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale San Gerardo di Monza, per le ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto stamani in un cantiere in via Milano, al civico 238, a Desio, in provincia di Monza Brianza.
Il 37enne stava lavorando su una impalcatura quando, per cause ancora in corso di accertamento, è caduto da una altezza di circa 10 metri.
Nell’impatto con il suolo, il 37enne ha riportato un trauma cranico e al bacino, oltre alla frattura di un braccio e una gamba.
Sul posto oltre ai soccorsi di Areu 118, sono intervenuti i vigili del fuoco e la Polizia locale.
Braga (Pd): “Una vergogna, basta parole e subito controlli“
Quattro morti sul Lavoro in una sola giornata sono una vergogna per un paese moderno. Una ferita per l’intera nazione perché significa che uno dei principi su cui è scritta la Costituzione, il Lavoro, rappresenta un pericolo per ogni individuo che concorre allo sviluppo. Basta con le parole di circostanza, chiediamo al Governo di agire subito, prima che altre vite paghino un prezzo troppo alto per qualunque salario. Servono più controlli, più ispettori e più attenzioni da parte di chi dà Lavoro e pure di chi è costretto ad accettare situazioni di precarietà e insicurezza. Avevamo lanciato l’allarme per il pericolo subentrato con gli appalti a cascata che impediscono di individuare responsabilità, ma ora il segno è passato e sono diventate urgenti misure per porre fine alle tragedie ripetute di questi ultimi mesi”. Così in una nota Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei deputati.
M5S: “Da Nord a Sud è strage, subito informativa Calderone”
“Solo questa mattina, da Nord a Sud, tre operai sono morti sul lavoro. Uno a Torino, dove a 69 anni si trovava su una gru a dodici metri d’altezza; un altro a Monza e un altro ancora nel Catanese. Altri due sono rimasti feriti. È una strage senza sosta né fine. Le dichiarazioni d’intenti non bastano più: il Governo deve intervenire senza attendere oltre. Chiediamo alla ministra del Lavoro Calderone di venire subito in Parlamento per un’informativa urgente. L’art. 1 della nostra Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma questo lavoro deve essere sicuro e garantire dignità, non morte. Basta morti sul lavoro”. Lo affermano in una nota i parlamentari del M5S nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Chiorino: “Ogni vita spezzata è una tragedia”
“Ogni vita spezzata sul lavoro è una tragedia che lascia un dolore profondo e incolmabile. Esprimo, sconcertata, a nome mio e dell’intera Regione Piemonte, il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima. Mentre si attendono chiarimenti sulla dinamica dell’incidente, resta fermo il dovere delle istituzioni di non abbassare mai la guardia sulla sicurezza e sulla prevenzione: nessuno dovrebbe partire per il lavoro senza la certezza di poter tornare a casa dai propri cari”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, in merito all’incidente mortale avvenuto in via Genova, a Torino, questa mattina.
Fregolent (Iv): “Emergenza nazionale, governo intervenga subito”
“Un altro morto sul lavoro a Torino, nello stesso luogo dove tre operai persero la vita tre anni fa. Non è fatalità, è una tragedia annunciata”. Lo dichiara la senatrice torinese di Italia Viva Silvia Fregolent commentando la tragedia avvenuta questa mattina nel capoluogo piemontese. “Le morti sul lavoro sono un’emergenza nazionale: non bastano cordoglio e promesse, servono provvedimenti concreti, più controlli, più formazione, più prevenzione e investimenti seri. Il governo deve agire subito. La sicurezza non può mai essere considerata un costo, altrimenti l’unico prezzo che continueremo a pagare – conclude – sarà quello di vite spezzate di chi lavora e delle loro famiglie”.
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