Jannik Sinner e il motivo dietro al forfait in Coppa Davis

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Jannik Sinner ha spiegato la scelta di rinunciare alla Coppa Davis: “Quest’anno abbiamo deciso così, io e il mio team. È una decisione difficile non andare alla Coppa Davis, ma nell’altro senso l’obiettivo dopo Torino è ripartire con il piede giusto in Australia”.
“Una settimana in più sembra una banalità, ma non lo è, perché è molto importante fare una preparazione di una settimana più lunga – ha spiegato il numero due del mondo -. Poi l’abbiamo vinta anche nel 2023 e nel 2024, e anche questo è un fattore, era importante vincerla e quest’anno abbiamo deciso così”.
“Io ingiocabile? Non lo so, magari un po’ più imprevedibile – ha aggiunto l’Azzurro -. Ci stiamo lavorando tanto, è un lavoro continuo, ho il miglior team possibile che mi sta aiutando a fare proprio questo. Per battere i migliori devi giocare in modo quasi perfetto, lì ci sono riuscito (al Six Kings Slam, n.d.r.), adesso vediamo. Ci sono tornei importanti qui, a Vienna, Parigi e Torino, e saranno molto importanti anche per l’anno prossimo. Cerchiamo di fare del nostro meglio”.
A Vienna tornerà Darren Cahill nel suo box: “Nei momenti cruciali, proprio mentalmente forse, è un allenatore che ha tantissima esperienza, conosce benissimo qualsiasi scenario in campo e anche fuori, è come un secondo papà per me, perché sto tanto in contatto con lui ci sto parlando tanto di come mi sento e di cosa è importante per me, è una persona chiave per tutto il team, siamo tutti uniti, lui e Simone (Vagnozzi, n.d.r.) sono diversi ma la combinazione è incredibile ed è una fortuna averli nel team”.
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