Le licenze di beauty e eyewear fanno lievitare il valore del Gruppo Armani a 4,2 miliardi

Settembre 19, 2025 - 13:00
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Le licenze di beauty e eyewear fanno lievitare il valore del Gruppo Armani a 4,2 miliardi
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Le vendite di beauty e eyewear potrebbero far volare la valutazione economica del Gruppo Armani. Una valutazione che sarebbe ben più alta, dunque, di quella limitata ai suoi ultimi ricavi, nel 2024 ammontati a 2,3 miliardi di euro, in calo del 5% rispetto all’anno precedente, in linea con il trend di generale rallentamento del lusso.

I documenti depositati dallo stilista mostrerebbero, si legge su Reuters, come questa cifra quasi raddoppierebbe – raggiungendo quota 4,25 miliardi di euro – includendo nel computo anche le vendite di prodotti di bellezza e occhiali, prodotti in licenza dal 1988 rispettivamente da L’Oréal e EssilorLuxottica. Entrambe le società, insieme al colosso Lvmh, sono state menzionate nel testamento dello stilista, svelato una settimana fa, come potenziali acquirenti dell’azienda, nell’ambito di un piano che vedrebbe uno dei tre rilevare entro 18 mesi una quota pari al 15% della società per poi passare, in una finestra temporale compresa tra tre e cinque anni, a una partecipazione non superiore al 54,9% e non inferiore al 30 per cento.

I profumi e prodotti beauty a marchio Armani, nel portafoglio di L’Oréal, generano circa 1,5 miliardi all’anno, secondo le stime di “fonti interne al settore e analisti”, riporta ancora l’agenzia di stampa. Gli occhiali a marchio Armani, invece, realizzati dal colosso eyewear italo-francese, contribuiscono per circa 500 milioni di euro.

Secondo i calcoli di Reuters, sulla base dei documenti depositati, poco più di un decimo della cifra complessiva va al Gruppo Armani come royalty. Un contributo, quello dei prodotti in licenza, che potrebbe rivelarsi fondamentale nel determinare il valore del player nell’ottica di una possibile transazione. Anche guardando al versante della marginalità, mentre l’utile operativo della società – che dipende in gran parte dalla divisione moda – si è ridotto al 3% del fatturato, “i settori della bellezza e dell’occhialeria sono potenzialmente più redditizi”.

L’Oreal ha registrato un margine operativo complessivo del 20% lo scorso anno, mentre quello di EssilorLuxottica si è attestato a quasi il 17% per cento. Intanto, la licenza di Armani con EssilorLuxottica, di cui lo stilista deteneva una quota del 2%, è stata rinnovata nel 2023 per 15 anni, mentre l’accordo con L’Oreal sarà valido fino al 2050.

Non a caso, consapevole dell’importanza cruciale di queste collaborazioni, Giorgio Armani ha dichiarato nel suo testamento che la priorità per qualsiasi vendita dovrebbe essere data proprio ai player con cui la sua azienda “ha già una partnership consolidata”.

 

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Redazione Redazione Eventi e News