Lotta allo spreco alimentare: una rete solidale


Da Il Segno di settembre
Nel cuore di Milano, dietro le quinte del social market “Solidando”, si nasconde un’efficace rete di solidarietà alimentare. Ogni giorno, decine di operatori e volontari smistano alimenti freschi e confezionati destinati a famiglie vulnerabili. L’iniziativa, parte di un progetto più ampio gestito dalla fondazione Ibva, consente ai beneficiari di fare la spesa gratuitamente grazie a una tessera a punti, che si rinnova ogni sei mesi in base al bisogno verificato. Questo approccio innovativo consente a circa 1.200 famiglie ogni anno di accedere a cibo di qualità senza oneri economici.
Tuttavia, il social market rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema più complesso che mira a ridurre gli sprechi alimentari e a supportare chi vive in condizioni di povertà. L’hub di aiuto alimentare, attivato nel 2022 e gestito da Ibva, raccoglie eccedenze alimentari dai supermercati locali e dall’Ortomercato di Milano. Questi prodotti vengono smistati, trasformati e distribuiti a famiglie bisognose, evitando che il cibo ancora utilizzabile venga sprecato. Nel 2024 la rete milanese ha recuperato quasi 800 tonnellate di cibo, distribuendo un milione e mezzo di pasti a oltre 14 mila persone.
Il progetto fa parte di una più ampia strategia cittadina: la Food policy di Milano, nata dopo Expo 2015, che promuove l’accesso al cibo sano e sostenibile per tutti. Nel corso degli anni, la città ha sviluppato una rete di hub antispreco e ha integrato queste azioni con politiche di welfare, offrendo anche percorsi di inclusione sociale per chi rischia di cadere nella povertà.
Il contrasto allo spreco alimentare e la lotta contro la povertà alimentare non si limitano al cibo distribuito, ma coinvolgono anche altre iniziative educative e formative, grazie alla collaborazione di organizzazioni del terzo settore. Caritas ambrosiana, per esempio, trasforma i prodotti raccolti in pasti e conserve, arricchendo l’offerta destinata alle famiglie vulnerabili.
Nel decennio che ha seguito Expo 2015, Milano ha saputo strutturare un sistema solido di aiuto che coinvolge istituzioni, imprese e volontari, con l’obiettivo di rendere il cibo un diritto garantito e non un bene di consumo accessibile solo a chi può permetterselo. In futuro, la sfida sarà ampliare questa rete di solidarietà e riflettere su come integrare ancora di più il cibo nelle politiche sociali, per far sì che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria situazione economica, possa avere accesso a un’alimentazione sana e dignitosa.
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