Messaggio al governo di Kyoto Club e Legambiente: «Recepire la direttiva Case green è un obbligo»

Settembre 19, 2025 - 22:00
 0
Messaggio al governo di Kyoto Club e Legambiente: «Recepire la direttiva Case green è un obbligo»

Il recepimento della direttiva europea Case Green non è materia di scelta, ma un obbligo sancito in ambito comunitario e soprattutto un’opportunità per accelerare la transizione energetica. Il messaggio, tanto semplice quanto chiaro, viene lanciato da Kyoto Club e Legambiente. Le due associazioni chiedono al Parlamento e al governo di inserire la direttiva europea per l’efficientamento degli edifici (EPBD IV, Energy performance of buildings directive, appunto la cosiddetta “Case Green”) nella legge di delegazione europea 2025 (C. 2574), attualmente in discussione in Parlamento.

La direttiva è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea nel maggio 2024 e deve essere recepita dall’Italia entro maggio 2026. Se entro tale data non sarà approvata la normativa di recepimento, l’Italia rischia l’apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, con possibili conseguenze economiche e politiche.

«Il recepimento della direttiva Case Green non è una scelta opzionale, ma un obbligo europeo e soprattutto un’opportunità per accelerare la transizione energetica, ridurre i consumi e tagliare le bollette delle famiglie», dice il direttore esecutivo di Kyoto Club, Sergio Andreis. «E i soldi ci sono: basta mettere a sistema i fondi europei – dal Piano Sociale per il Clima al Pnrr, da REPowerEU ai fondi di coesione – con strumenti nazionali più stabili come incentivi fiscali modulati sul reddito, fondi rotativi, garanzie pubbliche e nuove soluzioni finanziarie innovative. Ciò che serve ora è la volontà politica di coordinare queste risorse e accompagnarle con semplificazione burocratica e campagne di informazione. Chiediamo che il Parlamento inserisca la direttiva nella Legge di delegazione europea, per non accumulare ulteriore ritardo e non esporre il nostro Paese a infrazioni»

Sottolinea Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente Onlus: «Oggi il ritmo di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio è nettamente insufficiente. Per rispettare la direttiva Case Green bisognerebbe intervenire entro il 2030 su 6,1 milioni di edifici, cioè oltre 870.000 all’anno. Invece l’Italia viaggia a un ottavo della velocità necessaria: così gli obiettivi del 2030 verrebbero raggiunti non prima del 2090, con 60 anni di ritardo. Senza una programmazione stabile e strumenti finanziari adeguati, sarà impossibile colmare il divario, con gravi conseguenze sugli obiettivi climatici e sulla competitività del settore edilizio. Per questo è urgente inserire la direttiva Case Green nella Legge di delegazione europea 2025».

Tra l’altro, il governo sta lavorando per rivedere il taglio dal 50% al 36% dei bonus riguardanti l’edilizia. Come scrive il Sole 24 Ore, la viceministra dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava ha affermato che l’esecutivo sta ragionando su una proroga dell’attuale assetto di agevolazioni per la casa, con la conferma anche nel 2026 dello sconto base dedicato alle ristrutturazioni. Il quotidiano economico ricorda tutte le agevolazioni fiscali in scadenza e sottolinea come uno scenario di tagli come quello previsto finora da Palazzo Chigi rischia di «penalizzare il mercato dell’edilizia residenziale e di favorire un ritorno al sommerso, peraltro, riducendo di molto l’impegno del nostro paese in vista degli obiettivi della direttiva Case green». Ha spiegato Vannia Gava: «Insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti stiamo lavorando per cercare di portare al 50% le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni delle abitazioni anche nel 2026, oggi al 36%, e valutiamo di rendere possibile usufruirne in cinque anni anziché dieci, rendendo l’ecobonus più immediato e conveniente». Il Sole, solitamente bene informato su tali questioni, aggiunge che «le misure sono in fase di verifica di fattibilità, ma l’obiettivo è quello di sterilizzare, almeno in parte, i tagli programmati per il prossimo anno. Un obiettivo ambizioso, nella difficile composizione della legge di Bilancio, perché la conferma del bonus ristrutturazioni e dell’ecobonus al 50%, insieme ad altri dodici mesi di bonus mobili, costerebbe poco più di due miliardi di euro».

 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia