New York Fashion Week SS26: 3 tendenze per la prossima stagione

La New York Fashion Week Spring/Summer 2026 sta animando la città con sfilate, eventi e presentazioni che hanno tracciato le prime linee guida della prossima stagione calda.
Tra l’11 e il 13 settembre si sono alternate sulle passerelle alcune delle voci più autorevoli della moda americana e internazionale: da Altuzarra a Khaite, da Anna Sui a Prabal Gurung, fino ai nuovi emergenti come Meruert Tolegen e Who Decides War.
Ma al di là delle singole collezioni, è possibile già cogliere tre tendenze trasversali che sembrano delineare il linguaggio stilistico della prossima primavera/estate. Un mix tra estetica fluida, tensione tra nostalgia e futuro, e un rinnovato dialogo tra corpo e abito.
3 tendenze chiave per autunno 2025 dopo la NYFS SS26: un nuovo concetto di eleganza
Molti designer hanno mostrato un desiderio di un’eleganza più morbida, quasi “rilassata”, ma senza scadere nel minimalismo piatto. Joseph Altuzarra ha portato in passerella trench fluidi e silhouette morbide ma decise, capaci di seguire il corpo senza costringerlo.
Prabal Gurung ha giocato con tessuti leggeri e tagli architettonici, fondendo abiti-scultura con capi fluttuanti quasi zen. Anche Todd Snyder ha sposato una visione rilassata del tailoring, fatta di completi destrutturati, pantaloni a gamba larga e texture estive. L’idea è chiara: vestire bene, ma senza rigidità.
Ritorno delle fantasie
Le sfilate hanno mostrato una netta riscoperta dell’apparire. Dagli abiti super creativi di Area e Kim Shui, agli elementi floreali in versione romantica e quasi retrò da parte di Anna Sui, fino al glamour notturno di LaPointe con i suoi tessuti cangianti e pieni di luce, il corpo torna protagonista, ma in modo mediato, filtrato da decori, giochi di vedo-non-vedo, volumi inaspettati.
Si assiste così a un ritorno dell’abito che seduce, non per forza in modo provocatorio, ma con intelligenza visiva. Non manca nemmeno un certo gusto pop: colori forti, stampe digitali, accenti neon o fluo sparsi nei dettagli — specialmente tra i designer emergenti.
Artigianalità e identità: la moda come racconto personale
Una delle tendenze più interessanti emerse soprattutto dai brand più giovani — come Who Decides War, Meruert Tolegen o Eckhaus Latta — è quella di usare la moda come narrazione identitaria. Le collezioni raccontano radici culturali, esperienze personali, riflessioni sul presente.
Il risultato è una moda che non vuole solo vestire, ma parlare, comunicare, trasmettere messaggi. L’artigianalità torna protagonista: patchwork, cuciture a vista, trattamenti materici dei tessuti.
Ma anche nuove tecnologie e sperimentazioni digitali vengono integrate in forme narrative.
Insomma: questa NYFW2026 si sta rivelando particolarmente interessante per le amanti della moda. In merito alla NYFW 2026 sfilate dell’11 e 12 settembre, ci sono anche molte altre cose da sapere in merito alle tendenze che, tra tutte, stanno facendo più discutere.
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