Nvidia nel mirino di Pechino: accuse di violazione delle leggi antitrust

Settembre 15, 2025 - 17:30
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Nvidia nel mirino di Pechino: accuse di violazione delle leggi antitrust

A pochi giorni da un nuovo round di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina a Madrid, arriva da Pechino un annuncio che rischia di complicare il clima già fragile: l’autorità cinese per il mercato (SAMR) ha dichiarato che Nvidia avrebbe violato la legge antitrust nazionale. La decisione, ancora preliminare, riguarda l’acquisizione della società israelo-statunitense Mellanox Technologies, approvata nel 2020 con alcune condizioni che secondo i regolatori non sarebbero state pienamente rispettate.

L’operazione, da 6,9 miliardi di dollari, ha permesso a Nvidia di rafforzare la propria posizione nei data center e nel calcolo ad alte prestazioni, settori in cui oggi è leader indiscusso. Secondo fonti vicine al dossier, la SAMR avrebbe completato l’indagine settimane fa, ma ha scelto di rendere pubbliche le sue conclusioni solo adesso, a ridosso dei negoziati con Washington, per avere una leva aggiuntiva nei colloqui bilaterali.

L’inchiesta era partita lo scorso dicembre, pochi giorni dopo che gli Stati Uniti avevano inasprito i controlli sull’export di chip avanzati e macchinari per la loro produzione verso la Cina. Nei mesi successivi, i funzionari cinesi hanno raccolto testimonianze, ascoltato le parti coinvolte e analizzato pareri legali. Ora, in caso di conferma delle accuse, Nvidia rischia una sanzione tra l’1% e il 10% del fatturato annuo, oltre all’obbligo di modificare pratiche considerate anticoncorrenziali.


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Redazione Redazione Eventi e News